Si terrà quest’anno a Londra, dal 26 fino al 29 ottobre, l’incontro annuale dei vescovi cattolici orientali d’Europa, su invito di monsignor Hlib Lonchyna, vescovo dell’Eparchia Cattolica Ucraina della Sacra Famiglia di Londra in occasione del 60emo anniversario dell’istituzione dell’Esarcato Apostolico per i fedeli greco-cattolici Ucraini in Gran Bretagna.

Al centro dell’incontro 2017, i vescovi delle Chiese cattoliche orientali del continente si confronteranno sull’annuncio del Vangelo di Cristo, il suo approfondimento e la sua celebrazione. La scelta del tema è stata dettata dalle numerose sfide, quali il fenomeno migratorio di molti cattolici orientali in regioni e Paesi di diversa tradizione cristiana o denominazioni; le sfide con una cultura individualista e consumistica che vede la religione come un mero prodotto da consumare. Le Chiese cattoliche orientali stanno tentando di rispondere a queste sfide attraverso la riscoperta di alcuni elementi propri alla loro tradizione orientale.

«In Europa, oggi, molte persone sono lontane dalla religione», afferma il vescovo Hlib Lonchyna, e «il cristianesimo, che per secoli ha animato e ispirato la vita d’intere generazioni di cittadini del continente, è oggi troppo spesso percepito solo nella sua forma istituzionale e come un insieme costringente di precetti e di regole da seguire. Bisogna invece far riscoprire la bellezza dell’incontro personale e comunitario con Cristo. Per questo, la Chiesa ritiene essere suo dovere e sua missione annunciare a ogni uomo il vangelo di Cristo - la buona novella di un Dio che per amore del genere umano, si è fatto uomo, è morto ed è risorto (Kerygma) - aiutarlo ad approfondire il suo rapporto e la sua conoscenza di Cristo (Catechesi) e condurlo a vivere e celebrare la propria fede con una vita sacramentale (Mistagogia). Questa è stata ed è ancor oggi la missione della Chiesa, e in questa missione le Chiese cattoliche orientali - e tra le quali Chiesa greco-cattolica - hanno un contributo specifico da offrire».

I lavori inizieranno nel tardo pomeriggio di giovedì 26 ottobre con una sessione inaugurale che prevede una presentazione dell’Eparchia della Sacra Famiglia e durante la quale interverranno anche il Nunzio Apostolico in Gran Bretagna, l’arcivescovo Edward Joseph Adams, e un rappresentante della Conferenza episcopale d’Inghilterra e Galles. Nelle successive sessioni di lavoro, i vescovi cattolici orientali affronteranno i tre aspetti della missione evangelizzatrice della Chiesa (annuncio, catechesi e celebrazione dei sacramenti).

All’evento parteciperanno vescovi e membri del clero rappresentanti di 12 Chiese cattoliche orientali in Europa; esso sarà scandito dalla celebrazione quotidiana della Divina Liturgia (eucarestia) in vari riti orientali, a testimonianza della ricchezza delle varie tradizioni liturgiche nella Chiesa cattolica. Sabato 28 ottobre, sua beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovomaggiore di Kyiv-Halyč, presiederà una Divina Liturgia Pontificale nella cattedrale di Westminster, su invito del cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster e vicepresidente del Ccee, che terrà l’omelia. Sarà presente anche il segretario della Congregazione per le Chiese orientali, l’arcivescovo Cyril Vasil’. I lavori si concluderanno domenica 29 ottobre con la celebrazione della Divina Liturgia nella Cattedrale Cattolica Ucraina della Sacra Famiglia in Esilio.

Il primo incontro dei vescovi cattolici orientali d’Europa si svolse nel 1997 nella diocesi di Hajdúdorog (Ungheria) e fu promosso dal cardinale Achille Silvestrini, allora prefetto del Dicastero vaticano per le Chiese Orientali, che volle creare uno spazio dove i presuli di quelle chiese, che erano state particolarmente colpite dal regime ateo, «trovino con sempre maggiore chiarezza il loro ruolo nell’Europa di oggi e siano amate e stimate per la loro storia di fedeltà alla Chiesa e al Papa, pagata a caro prezzo». Dal 2009, questi incontri sono patrocinati dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (Ccee).

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