Un «Padre nostro» recitato tutti insieme su invito del Papa ha concluso l’udienza di questi con il moderatore della Chiesa di Scozia, Derek Browning, ricevuto con alcuni collaboratori.

Papa Francesco ha ricordato la sua partecipazione alle commemorazioni per i 500 anni della «Riforma», nell’ottobre dello scorso anno a Lund in Svezia, e rilevato come i cristiani delle diverse confessioni si trattino oggi «da veri fratelli, non più da rivali».

Il cammino ecumenico, ha osservato papa Francesco, «ha permesso l’intensificarsi della comprensione, della fiducia e della collaborazione concreta» tra cattolici e la Chiesa di Scozia e le altre chiese cristiane. E «uno dei frutti più significativi» di questo cammino è «la reciproca purificazione della memoria». «Se è vero che il passato in sé è inalterabile - ha rilevato Papa Bergoglio - è anche vero che oggi ci comprendiamo finalmente a partire dallo sguardo di Dio su di noi: siamo anzitutto suoi figli, rinati in Cristo nello stesso Battesimo, e perciò fratelli. Per tanto tempo ci siamo osservati a distanza con uno sguardo “troppo umano”, nutrendo sospetti, con la prospettiva rivolta alle differenze e agli sbagli e il cuore teso a recriminare sui torti subiti».

Papa Francesco ha quindi esortato a proseguire «sulla via della carità umile che porta al superamento delle divisioni e alla guarigione delle ferite» e nel «dialogo di comunione».

Invitando alla unità dei cristiani, che sono «un noi», «una famiglia», il Pontefice ha rivolto un pensiero «in particolare, ai cristiani che oggi incontrano gravi prove, perché soffrono e sono perseguitati per il nome di Gesù. Confessano la fede, giungono al martirio, sono in tanti a portare una croce pesante. La loro testimonianza - ha affermato - ci impone di andare avanti, con amore e coraggio, fino alla fine. Il nostro dialogo proteso alla piena unità, la nostra testimonianza e il nostro servizio comune, il nostro impegno a pregare gli uni per gli altri e a superare le ferite del passato sono risposte dovute anche a loro, all’interno di questo grande “noi” della fede». «Prego e spero - ha detto ancora papa Francesco - che il cammino verso l’unità visibile continui ogni giorno e porti ricchi frutti in futuro, com’è stato nel recente passato».

«Chiedo allo Spirito Santo di rafforzare la nostra comunione in Cristo Gesù», ha concluso il Papa, «e a lui possiamo rivolgerci insieme nella preghiera gli uni per gli alteri, con il Padre nostro».

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