È stata stralciata la lettera del parroco che intimava i responsabili del Teatro di Sassello a lasciare liberi, entro il 15 novembre, i locali vicino alla chiesa della Santissima Trinità che da decenni ospitano spettacoli, recite, concerti e proiezioni di film. In cambio l’associazione si impegna a coinvolgere e interessare don Mirco Crivellari, 38 anni, nelle loro iniziative.

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Nel frattempo, il vescovo di Acqui valuterà la richiesta del sacerdote che sarebbe pronto a fare le valigie dopo le polemiche seguite alla sua richiesta: «…. di fronte a mutata esigenza pastorale ed ecumenica». E’ l’esito dell’incontro dell’altra sera durato tre ore fra don Mirco, il Consiglio pastorale parrocchiale (alcuni sono anche componenti del gruppo teatrale) e il vescovo di Acqui, Pier Giorgio Micchiardi il quale, già domenica pomeriggio, aveva fatto una capatina dal giovane religioso. La diatriba sarebbe placata. L’altra sera ad attendere il monsignore nella piazza dinanzi alla chiesa, una trentina di persone composte e due carabinieri a scongiurare eventuali atti di esagitati, in un paese diviso a metà dalla faccenda. «Dopo l’esposizione, da entrambi le parti in causa, della situazione passata ed attuale sull’uso del locale, con le rispettive problematiche, è seguito il dibattito.

Al termine, il parroco ha deciso di ritirare la richiesta di sgombero e l’assemblea, all’unanimità, ha approvato due iniziative: allargare il coinvolgimento dei sassellesi nella vita e nelle scelte dell’associazione culturale e coinvolgere don Mirco nella programmazione e nella scelta degli eventi da organizzare. Monsignor Micchiardi ha accolto la decisione delle parti», si legge nella nota espressa dal consiglio pastorale. L’affitto annuale a carico dell’associazione è di 300 euro simbolici, oltre a spese per luce, riscaldamento, acqua, pulizie e manutenzione.

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