«Dobbiamo prendere l’impegno di approvare in questa legislatura lo Ius soli». A sottolinearlo sul palco della conferenza programmatica del Pd è il ministro dell’Interno Marco Minniti. «Lo Ius soli non è una legge sull’immigrazione, ma sull’integrazione - aggiunge - due cose integralmente diverse. Il cuore della questione è come un grande partito affronta una grande questione di principio. Lo Ius soli è una legge di principio. Un grande partito, sulle leggi di principio, dibatte, decide e convince. L’unica cosa che non fa è rinunciare». Secondo Minniti, su questa legge si gioca anche «la credibilità per una nuova fase nelle politiche dell’immigrazione», e sul tema il Pd «deve cercare di convincere chi non la pensa come noi».

«Quello che abbiamo fatto al governo non l’abbiamo fatto da soli. La sfida è lavorare insieme oltre i confini del Pd, per costruire una grande alleanza, governare l’Italia, battere la destra e sconfiggere definitivamente i populismi», dice il ministro al Pd. Serve vocazione «non minoritaria»: «Se si ritira o ci si mette di lato rispetto alla sfida di governo, la sinistra perde se stessa. E questo il popolo della sinistra italiana non lo capirebbe e non lo perdonerebbe», aggiunge.

«Il punto fondamentale del nostro programma è l’orgoglio per quello che abbiamo fatto ma questo ci porta a dire che tutto quello che abbiamo fatto non l’abbiamo fatto da soli. Siamo stati il primo motore ma non l’abbiamo fatto da soli. Dobbiamo ripartire dai risultati che abbiamo ottenuto: deve partire la sfida unitaria non con piccole diplomazie tra partiti o persone», sottolinea il ministro Marco Minniti. «Dobbiamo trasmettere una grande passione unitaria, che parli al sentimento di progresso del popolo italiano, sapendo che la vera passione unitaria significa che abbiamo molte ragioni ma non abbiamo tutte le ragioni e se ve lo dice uno come me dovete crederci».

«La sinistra senza la sfida del governo non esiste. Quella sfida la possiamo pure perdere: ho una certa esperienza da questo punto di vista. Ma l’unica cosa non si può fare è abdicare rispetto alla sfida di governo», afferma il ministro dell’Interno.

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