Se il ministro Delrio si è preso l’impegno, i 94 milioni e mezzo necessari per mettere in sicurezza la statale del Lago Maggiore si troveranno. È il concetto ribadito ieri al sindaco di Cannobio Giandomenico Albertella da dirigenti del dicastero alle Infrastrutture. «Ho chiesto però che, svolte alcune verifiche, lo si scriva nero su bianco, in una lettera attesa per la prossima settimana» dice Albertella, a cui preme stringere il risultato prima di arrivare alla fine - ormai imminente - della legislatura. Se la comunicazione giungerà nei tempi concordati, ne darà pubblica lettura venerdì 10, all’incontro promosso da Cgil, Cisl e Uil per fare il punto sull’«emergenza viabilità frontaliera».

L’obiettivo è dunque siglare entro fine novembre il protocollo d’intesa che garantirà in un arco di 5 anni la realizzazione di interventi contro il dissesto dei versanti. L’ultima frana sulla statale, il 18 marzo, uccise il motociclista ticinese Roberto Rigamonti e causò per 20 giorni il blocco del transito sul collegamento Verbania-Locarno. Il colloquio del sindaco di Cannobio con i funzionari del ministero segue l’approfondimento tecnico elaborato da Anas, Regione e Comune riguardo la realizzazione di 4 gallerie paramassi che rappresentano il grosso dell’investimento in sicurezza sui 25 chilometri di statale.

«La dirigente ministeriale del settore Strade - spiega Albertella - ha chiesto ad Anas di definire la priorità degli interventi indicati nelle schede pronte da maggio. Nei prossimi giorni verificherà inoltre l’assegnazione dell’integrazione di 25 milioni sul Fondo sviluppo e coesione richiesto dalla Regione e dei 20 milioni che Anas per questa finalità ha inserito nel piano pluriennale». Per completare il finanziamento mancano però 50 milioni: sono quelli da vedersi destinare nel contratto di programma tra ministero e Anas, in revisione a gennaio. «Il documento approvato ad agosto non li prevedeva ma il ministro Delrio a fronte di una mobilitazione territoriale aveva ribadito l’impegno assunto il 3 aprile a Torino: provvedere alle opere di messa in sicurezza su una strada internazionale, utilizzata ogni giorno da oltre 5 mila frontalieri, e collegamento essenziale per una provincia turistica di confine» ricorda Albertella.

Dal suo incontro a Roma il sindaco e presidente dell’Unione dei Comuni dell’Alto Verbano ha ottenuto altre rassicurazioni. Entro fine 2018 si apriranno i cantieri per gli allargamenti della statale 34 tra località Creda e Cannobio e sulle tre curve prima del confine di Stato.

Gli interventi di Anas - con la posa di nuovi guardrail - sono stati finanziati nel 2016 dal decreto «Sblocca Italia» con 3 milioni e 40 mila euro e sono in fase di progettazione esecutiva, in consegna a gennaio: poi ci vorrà il tempo per indire le gare di appalto e assegnare i lavori.

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