Uno strano fenomeno si sta verificando in questi giorni, in queste ore. Sarà pure una coincidenza, ma è un fatto che siano ripresi alla grande i viaggi dei migranti. Le navi di salvataggio, però, circumnavigano la Sicilia e vanno altrove. E sono migliaia gli africani che stanno arrivando proprio in queste ore nei porti pugliesi e calabresi. Si calcola che siano circa duemila. Poche notizie, poca pubblicità anche dei vari morti che sono stati trovati a bordo. A cosa è dovuto il fatto che la Sicilia viene «scavalcata»? C’è chi insinua che ci siano di mezzo le elezioni regionali. La Sicilia è sempre stata la prima terra degli approdi dei migranti, migliaia e migliaia sbarcati sulle coste clandestinamente o portati e soccorsi a Lampedusa, Pozzallo, Catania, Palermo. Centri di accoglienza affollati, il Cara di Mineo al centro di un’inchiesta giudiziaria con risvolti politici.

Eppure la campagna elettorale per le regionali siciliane non è stata combattuta su questo tema. Pochi i riferimenti nei comizi, altrettanti pochi nei programmi dei candidati alla presidenza. Comunque non al primo posto. Anche Matteo Salvini e la stessa Giorgia Meloni, che a livello nazionale hanno costruito sull’immigrazione le loro «fortune» politiche, non hanno calcato la mano più di tanto. Nei suoi cinque giorni nell’isola il leader leghista ha fatto tappa solo a Villa Sikania, a Siculiana, un resort trasformato in hotspot. Per non parlare degli altri candidati. Quelli di sinistra, Micari e Fava, il tema migranti non l’hanno nemmeno sfiorato.

Nello Musumeci, dalle chiare radici missine e di destra, non ha posizioni radicali in proposito. È più accogliente, come il resto dei siciliani. Tuttavia il candidato presidente del centrodestra ha detto che, quando e se verrà eletto, chiederà al governo di essere nominato commissionario straordinario per l’emergenza migranti, con potere relativo anche allo smistamento. La stessa richiesta la farà Giancarlo Cancelleri, il candidato dei 5 Stelle, che al problema ha dedicato poche parole. Come se il tema fosse dimenticato, complice il fatto che di sbarchi in Sicilia non ce ne sono più stati. Appunto.

Da più di un mese nell’isola sbarchi praticamente azzerati, pochissimi, quasi niente. È vero che le partenze dalla Libia sono diminuite drasticamente, ma è anche vero che negli ultimissimi giorni di migranti ne sono arrivati circa due mila. Non se n’è saputo molto, poche immagini televisive, scarsa attenzione al fenomeno (con l’unica eccezione di Radio Radicale) che ha avuto invece una ripresa consistente. Solo che queste migliaia di persone non state portate in Trinacria: sono tutte dirottate altrove. Oggi una nave spagnola è approdata a Salerno con 400 disperati a bordo e una ventina di salme. Ieri a Reggio Calabria la «Diciotti» ha portato 5 donne e 3 uomini morti e oltre 765 naufraghi, tutti recuperati al largo delle coste libiche. Ancora, 588 persone sono state trasportate nelle ultime ore a Vibo Valentia dalla nave Ong Aquarius. Altri 322 sono sbarcati a Taranto dalla tedesca Mecklemburg. OpenArms ha trasportato 380 migranti a Crotone.

Forse non si è voluto interferire con la competizione elettorale, cercando di tenere alla larga dall’isola i disperati che vengono dall’Africa avvolti nelle coperte termiche? A non avere alcun dubbio che di questo si tratti è Gregorio Fontana di Forza Italia, componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sui migranti. Dice che «contrariamente a quanto annunciato dal governo, gli sbarchi sono ripresi in grande stile. Solo che vengono dirottati dalla Sicilia verso le coste pugliesi e calabresi per evitare che l’ennesimo fallimento dell’esecutivo vada ad interferire con le elezioni siciliane». Il punto è che avrebbe forse dovuto favorire il candidato del Pd Micari, che non sembra invece in grande spolvero. Bene che vada arriverà terzo. «Servirebbe uno sforzo immediato per arginare gli arrivi - ha detto il parlamentare europeo di Forza Italia Stefano Maullu - ma evidentemente il governo ha altro di cui occuparsi: dopotutto ci troviamo a poche ore da un appuntamento elettorale che potrebbe affossare definitivamente le speranze del Pd di riconfermarsi alla guida del Paese, per cui tutta l’attenzione dell’esecutivo dev’essere concentrata sulla Sicilia, nella vana speranza di salvare il partito di Renzi da una figuraccia colossale e ormai inevitabile».

Nel frattempo gli sbarchi continuano, la Guardia Costiera è sotto pressione, e il Corpo Soccorso dell’Ordine di Malta (i cui staff medici operano ufficialmente a bordo delle navi della GC) ha affidato a un tweet la sua lettura degli eventi in queste ore: «Non basta il silenzio per ignorare la morte degli invisibili».

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