La partenza è fissata per il 28 novembre alle 10 dal terminal ferroviario del Polo logistico intermodale di Mortara, in provincia di Pavia. L’arrivo tra i 16 e i 19 giorni dopo a Chengdu, città di 14 milioni di abitanti nel sud-ovest della Cina, dopo un tragitto di 10.800 chilometri. Sarà il primo collegamento ferroviario merci diretto tra il nostro Paese e l’estremo oriente: la «nuova via della seta», una rotta sulla quale viaggeranno prodotti cinesi spediti nel sud Europa ma anche quelli del made in Italy destinati a quei lontani mercati. Con il vantaggio di impiegare un terzo del tempo rispetto al trasporto via nave e costare un quarto rispetto all’aereo. Una soluzione particolarmente interessante ad esempio per i mobili, che nei lunghi viaggi via mare soffrono l’umidità, o per il vino, che teme gli sbalzi termici, ma anche più in generale per i prodotti alimentari, che potranno essere trasportati su carri refrigerati.

IL PROGETTO - La Via della Seta passa da Mortara. Nasce il polo per le merci dalla Cina (di Michele Sasso)

L’apertura della rotta ferroviaria con la Cina, la prima verso l’Italia e la terza verso l’Europa dopo Belgio e Germania, era stata annunciata a giugno. Il primo treno doveva partire a settembre, poi per problemi burocratici è slittato di due mesi. Rispetto ai programmi iniziali è cambiata anche la direzione del viaggio inaugurale: sarà dall’Italia verso la Cina. L’intesa tra il Polo logistico di Mortara e Chengjiu Group, una delle maggiori compagnie di trasporto cinesi, prevede due coppie di treni settimanali in una prima fase, con la prospettiva di passare a tre a regime. Attualmente il terminal di Mortara gestisce una quindicina di collegamenti ferroviari alla settimana da e per l’Olanda, il Belgio e la Germania.

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