La grande sfida dell’America Latina «rimane quella del superamento delle disuguaglianze sociali», un problema che il subcontinente si porta dietro dall’indipendenza, e che rende necessario «costruire una società inclusiva dove tutti possano godere degli stessi diritti e sentirsi cittadini a pieno titolo». Lo ha sottolineato il cardinale Pietro Parolin intervenuto alla presentazione del libro «Memoria, coraje y esperanza. A la luz del Bicentenario de la Independencia de América Latina» di Guzmán Carriquiry Lecour, segretario della Pontificia Commissione per l’America Latina, volume che presenta in introduzione un testo di papa Francesco.

Il Segretario di Stato vaticano ha sottolineato la necessità che in America Latina si prosegua il «processo di emancipazione» di ampi settori popolari ancora esclusi o emarginati, grazie all’istruzione, all’accesso al mondo del lavoro, alla partecipazione alla vita pubblica. «Occorre portare a termine un’efficiente coesione sociale e una tutela maggiore della dignità umana», ha detto il Porporato, sottolineando la necessità di «rafforzare sempre più la democrazia» per evitare ogni deriva autocratica.

Parolin, ex nunzio apostolico a Caracas, ha citato anche il caso venezuelano: «Noi – ha detto a quanto riferito dalla Radio Vaticana – siamo sempre disponibili ad aiutare al dialogo perché siamo convinti che il dialogo serio, fatto in buona fede e con la volontà di risolvere effettivamente i problemi, sia l’unica strada degna della persona e degna dei popoli, attualmente l’aiuto era stato dato per il Venezuela, poi la fase del dialogo si è fermata e quindi anche noi siamo usciti, sperando che si possa trovare qualche soluzione perché il Paese non sta andando bene, soprattutto dal punto di vista economico».

Il Cardinale Segretario di Stato, che ha sottolineato il ruolo del «cattolicesimo popolare» nella storia dell’emancipazione dell’America Latina, ha definito l’elezione di un Pontefice argentino come «un riconoscimento del cammino fatto dal cristianesimo e dalla Chiesa in America Latina». L’insegnamento del Papa, ha sottolineato, è ricco di «indicazioni, anche concrete, che possono essere utilizzate in questa lotta che continua anche dopo l’indipendenza e che dovrebbe costituire la nuova fase dell’indipendenza».

La presentazione del libro sull’America Latina ha avuto luogo la sera di giovedì 16 novembre all’Università Lumsa. Alla tavola rotonda, moderata dalla vicedirettore della Sala stampa vaticana Paloma Garcia Ovejero, hanno preso parte Donato Di Santo, segretario generale dell’Istituto Italo-Latinoamericano, Mario Cayota, ambasciatore dell’Uruguay presso la Santa Sede. A introdurre i lavori con un saluto, il rettore dell’ateneo, Francesco Bonini. L’autore del libro ha preso la parola per un saluto conclusivo.

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