Francesco compie un altro passo nel suo cammino di riforma della Curia romana. Sarà ufficializzata nei prossimi giorni l’istituzione nella Segreteria di Stato Vaticano di una terza sezione, che si occuperà dei nunzi apostolici, ossia gli ambasciatori della Santa Sede nel mondo. A guidarla sarà l’arcivescovo polacco monsignor Jan Romeo Pawlowski, dal dicembre 2015 delegato per le Rappresentanze pontificie.

Si chiamerà “Sezione per il personale di ruolo diplomatico della Santa Sede”.

Il più importante Dicastero d’Oltretevere - il cui capo è il cardinale Pietro Parolin - finora era formato da due sezioni, la prima per gli Affari generali - in pratica il «ministero dell’Interno» del Vaticano - guidata dal sostituto monsignor Angelo Becciu, e la seconda dedicata ai Rapporti con gli Stati - il «ministero degli Esteri» - amministrata dall’arcivescovo inglese Paul Richard Gallagher.

Ora si aggiunge la terza sezione, di pari grado con le altre due.

Prima di questa decisione del Papa i nunzi apostolici e tutte le pratiche delle nunziature erano gestite dalla prima sezione. Ora sarà la nuova parte della Segreteria di Stato a occuparsi di aspetti come le nuove terne per le nomine degli stessi nunzi, gli «scatti» di carriera, i trasferimenti, la formazione iniziale e permanente, le condizioni di vita e di servizio, gli avanzamenti, i permessi, il personale locale e altri dettagli burocratici delle «ambasciate papali», questioni che verranno quindi consegnate al vaglio di Pawlowski.

Dalla Santa Sede è già partita la comunicazione a tutti i nunzi. La delibera con cui il Pontefice crea questa nuova sezione è contenuta in una “Lettera pontificia” a Parolin scritta il 18 ottobre. Papa Bergoglio vi afferma di avere preso questa iniziativa «Nella convinzione di dover assicurare da parte mia una più fraterna attenzione e un più sollecito accompagnamento umano, sacerdotale, spirituale e professionale a quanti servono nel cosiddetto “ruolo diplomatico” della Santa Sede – capi missione e collaboratori – e a quanti ad esso stanno preparandosi – alunni della Pontificia Accademia ecclesiastica».

La nuova sezione «avrà come finalità di dimostrare l’attenzione e la vicinanza del Papa e dei superiori della Segreteria di Stato al personale del ruolo diplomatico». Perciò «il Delegato per le rappresentanze pontificie potrà prevedere di rendere visita alle sedi delle rappresentanze pontificie su base regolare o quando si presenti qualche necessità».

Il Delegato per le rappresentanze pontificie «parteciperà insieme al Sostituto per gli affari generali e al Segretario per i rapporti con gli Stati alle riunioni settimanali di coordinamento presiedute dal Segretario di Stato».

In pratica è un rafforzamento dell’ufficio del delegato per le Rappresentanze pontificie, che avrà «un congruo numero di Officiali» e una «giusta autonomia».

La terza sezione «procurerà di stabilire una stretta collaborazione con la Sezione per gli Affari generali (che continuerà ad occuparsi delle questioni generali delle rappresentanze pontificie) e con la Sezione per i rapporti con gli Stati (che continuerà ad occuparsi degli aspetti politici delle rappresentanze pontificie)».

Qui la «Lettera pontificia» di papa Francesco al segretario di Stato Parolin

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