È stato il sostituto della Segreteria di Stato vaticana, monsignor Angelo Becciu, ad inaugurare oggi in Malesia la nuova sede della nunziatura apostolica a Kuala Lumpur. Accompagnato dal cardinale Anthony Soter Fernandez e dal vescovo Sebastian Francis, alla presenza del vice ministro degli Esteri e dei membri del Governo federale malese, Becciu ha portato i saluti del Papa al Sultano Muhammad V, il Yang di-Pertuan Agong XV e riferito il desiderio del Pontefice che «tutti possano trovare qui, nella “casa di Pietro”, un amichevole benvenuto e parole di incoraggiamento».

Nel suo indirizzo di saluto ha poi sottolineato che «l’inaugurazione di questa nuova nunziatura e il desiderio della Malesia e della Santa Sede di approfondire i legami di amicizia che ci rallegrano, sono segni del nostro obiettivo condiviso: costruire un mondo più fraterno in cui la concordia, la giustizia e la pace possano fiorire». «Il nostro incontro ci ricorda l’importanza sia delle relazioni diplomatiche che dei valori religiosi per la costruzione dell’armonia e della pace nella famiglia umana», ha aggiunto.

Il sostituto ha ricordato anche l’attività della Chiesa nella comunità internazionale attraverso la promozione del dialogo e della mutua comprensione, del rispetto per la dignità e i diritti della persona umana e nell’impegno per lo sviluppo e il progresso umano integrale. In tal senso, la presenza della nunziatura apostolica in un paese permette che le preoccupazioni e le necessità delle comunità e delle Chiese locali possano essere condivise con il Papa e della Chiesa spaziando dalla preoccupazione pratica per i poveri, all’aiuto nella sanità e nell’istruzione, all’arricchimento culturale, intellettuale e spirituale della società. Al contempo essa «rispetta la diversificazione delle competenze che si trovano nella sfera sociale, culturale ed economica, la Chiesa cerca di offrire visioni e valori utili nel promuovere la libertà, la giustizia e la pace all’interno della famiglia delle Nazioni».

L’arcivescovo Becciu ha poi affermato che il Vaticano «guarda con rispetto alla ricca diversità dell’eredità culturale e religiosa del popolo della Malesia. Come in altri Paesi con comunità multiculturali, tale diversità – piuttosto che un ostacolo alla solidarietà – può diventare uno stimolo positivo per un dialogo più intenso e per la reciproca comprensione». «Mentre esprime l’importanza dell’Islam per l’identità nazionale», la costituzione federale della Malaysia, ha ricordato il presule, «ha sancito i valori dell’eguaglianza e della libertà di religione. Questi fondamentali diritti umani sono delle pietre miliari perché venga assicurata l’armonia e l’amicizia tra genti di costumi e tradizioni differenti».

In conclusione monsignor Becciu ha lodato «l’impegno della Chiesa nell’educazione dei giovani che si pone al servizio, non solo della locale comunità cattolica, ma rappresenta anche un contributo al più vasto bene della società della Malesia. Una solida formazione – ha assicurato - incoraggerà quella cultura dell’incontro che privilegia il dialogo, la mutua comprensione e la solidarietà come via della pace».

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