Un docente universitario per dirigere il decano dei parchi italiani. Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha firmato il decreto di nomina del professor Antonio Mingozzi a direttore dell’Ente Parco Nazionale Gran Paradiso. La nomina a direttore del Parco è stata operata dal ministro Galletti tra una rosa di tre candidati, inseriti in un elenco di idonei all’esercizio di questa funzione, designati dal Consiglio direttivo del Parco, fresco di nomina, guidato dal presidente Italo Cerise.

OTTINO «BOCCIATO»

Della terna faceva parte anche il precedente direttore del Parco, Michele Ottino (cugino del suo successore Mingozzi) che dirigeva il Gran Paradiso dal luglio del 1998, rivelandosi uno dei più longevi dirigenti dello storico Parco.

ARRIVA IL PROFESSORE

Antonio Mingozzi, torinese, classe 1954, si è laureato in scienze naturali all’Università di Torino nel 1981. Dal 1998 è stato professore associato di zoologia presso il Dipartimento di biologia, ecologia e scienze della terra dell’Università della Calabria; dal 2016 è professore incaricato dell’insegnamento in ecologia per il Dipartimento di scienze veterinarie dell’Università di Torino. Autore di numerose pubblicazioni in ambito scientifico, oltre agli incarichi accademici è componente della Commissione fauna dell’Unione Zoologica Italiana e membro di società scientifiche. Il nuovo direttore ha commentato così la nomina: «È un incarico di grande impegno e responsabilità, per assolvere il quale metterò tutte le mie energie e la mie capacità, augurandomi di riuscire a conciliare conservazione e fruizione, natura e cultura, di quello straordinario scrigno di bellezza che è il Parco Nazionale Gran Paradiso. In tutto ciò, so che potrò contare sulle professionalità presenti e sul lavoro svolto in tanti anni dal mio predecessore».

Toccherà adesso al presidente del Parco Cerise procedere alla stipula di un contratto privato con il dirigente, così come previsto dalla normativa vigente, per una durata non superiore a cinque anni. Al direttore spetta la gestione tecnica ed amministrativa del Parco, sulla base degli indirizzi impartiti dagli organi istituzionali dell’Ente.

Nessun accenno nel comunicato ufficiale della nomina di Mingozzi al direttore uscente Ottino: un’implicita conferma probabilmente, che una parte del Consiglio direttivo voleva voltare pagina scegliendo un direttore nuovo, chiudendo così l’«era Ottino» al Parco.

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