Dal 30 novembre al 2 dicembre, l’Italia sarà al centro del Mediterraneo non solo dal punto di vista geografico, ma anche politico. Si svolge a Roma, al Grand Hotel Parco dei Principi, la terza edizione del Forum Rome Med 2017–Mediterranean Dialogues, promosso dal ministero degli Esteri e dall’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale di Milano (Ispi).

Per tre giorni, uomini e donne di finanza, imprenditori e imprenditrici, organizzazioni internazionali, capi di stato e ministri, studiosi ed esperti provenienti da oltre 50 Paesi, si alterneranno sui palchi del summit per tentare di costruire un’agenda positiva che torni a ridare centralità ad una regione in continuo mutamento, divisa tra insicurezza, migrazioni e lotta al terrorismo. All’evento l’Italia arriva con due pubblicazioni che fotografano in modo approfondito la geografia politica dell’area: due report (da cui sono state tratte le infografiche in pagina), uno condotto dall’Ispi e uno dalla Farnesina, raccontano con i numeri i problemi, ma anche le opportunità che possono nascere dai nuovi equilibri del Mediterraneo, cerniera tra Europa, Africa e Asia.

Un focus particolare del summit sarà dedicato ad alcuni Paesi chiave dell’area, come Arabia Saudita, Iran, Qatar, Egitto, Iraq e Libia e alla visione che hanno grandi potenze come Russia, Stati Uniti, Cina e India. L’agenda degli ospiti e ricchissima e conta, tra gli altri, il premier italiano Paolo Gentiloni, i ministri Angelino Alfano (Esteri) e Roberta Pinotti (Difesa), e ancora il presidente libanese Michel Aoun, il segretario generale della Lega Araba Ahmed Aboul Gheit, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov e quello iracheno Ibrahim Al-Jafaari, i colleghi egiziano Sameh Hassan Shoukry e saudita Al-Jubeir.

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