Con un doppio voto di fiducia, alla Camera sul decreto fisco (che in questo modo diventa definitivamente legge) ed al Senato sulla legge di Bilancio al suo primo giro di boa, il governo mette in sicurezza la manovra 2018. Rispetto ai testi originari sono poche le novità introdotte: basti pensare che solo sulla legge di Bilancio, su 4.719 emendamenti e subemendamenti presentati (21 dal Governo, 11 dai relatori, il resto dai parlamentari), ne sono stati approvati appena 173. Il Dl fisco è invece arrivato al traguardo senza che a Montecitorio potessero modificare una virgola rispetto al testo del Senato.

Il grosso della manovra, che nel complesso vale circa 20 miliardi, è rappresentato come è noto dalla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia (Iva e accise) per 15,7 miliardi, dagli incentivi alle assunzioni dei giovani ed a favore di industria 4.0. In Senato poi è stato integrato il pacchetto previdenza con lo sconto sull’età della pensione rispetto ai 67 anni previsti per il 2019 per 14.600 lavoratori gravosi, è stata introdotta la webtax che scatterà dal 2019 ed una sforbiciata dal superticket (60 milioni all’anno per tre anni a favore di minori e redditi bassi) quindi è stato rifinanziato in parte il bonus bebè, che nel 2018 resta di 80 euro al mese ma dal 2019 viene dimezzato e non vale più 3 anni ma uno. Ma per Ap è ancora troppo poco ed ora il partito di Alfano minaccia di non votare la manovra.

Col decreto fiscale, che anticipa una parte delle risorse per fermare (o meglio per spostare in avanti di un altro anno) i rincari dell’Iva, vengono innanzitutto allargate le maglie della rottamazione delle cartelle a cui potranno accedere anche i contribuenti non in regola finora esclusi. Quindi c’è lo stop alle bollette di telefoni e pay-tv a 28 giorni, una stretta sulle e-cig, una semplificazione sugli obblighi di vaccinazione, l’introduzione dell’equo compenso per tutti i professionisti nei rapporti con la Pa, un ritocco allo spesometro ed un miniscudo per i frontalieri.

Nei fatti questi due provvedimenti sono le ultime due leggi di spesa che il governo fa approvare prima della fine della legislatura e nelle pieghe nascondono una miriade di micromisure, interventi spesso localistici (la Xylella pugliese, il cimitero del Vajont, il Carnevale di Viareggio) o a favore di singole categorie, dai poliziotti ai pescatori, dai librai alle associazioni politiche sino agli steward degli stadi. E come se non bastasse a questo treno è stato attaccato pure un mini-milleproroghe che spazia dagli 007 al divieto di incrocio tv-giornali al rinvio di un anno dei rimborsi dei soggetti danneggiati da trasfusioni con sangue infetto.

DAL CIMITERO DEL VAJONT AI PRECARI DI PALERMO ECCO CHI PASSA ALLA CASSA

Truffati banche - 25 milioni

Per rimborsare i truffati dalle banche venete e dai 4 istituti finiti in risoluzione (Etruria, Marche Carife e Carichieti) vanno 50 milioni di euro divisi in 2 anni.

Precari ricerca - 60 milioni

Con 10 milioni di euro messi in bilancio per il 2018 e 50 per il 2019 il governo punta a sbloccare le assunzioni dei precari della ricerca. A regime questa misura interesserà 2170 persone occupate nei vari enti di ricerca: 420 unità nel 2018 e 1750 nel 2019. Analoga misura a favore di 500 tra ricercatori e tecnologi del Crea.

Accademie - 50 milioni

Per completare la statizzazione di istituti musicali e accademie delle belle arti stanziati 50 milioni di euro: 5 nel 2018, 10 nel 2019, 35 nel 2020.

Archivi partiti - 1 milione

Su iniziativa del senatore Pd Ugo Sposetti viene stanziato un milione di euro per l’informatizzazione degli archivi storici di movimenti politici e sindacati

Librerie - 4 milioni

Arrivano anche sconti fiscali per salvare piccoli e grandi negozi di libri. Le librerie indipendenti potranno contare su un credito d’imposta su Imu, Tasi, Tari e affitto fino a 20.000 euro, le altre, affiliate a case editrici, avranno un tetto più basso, pari a 10.000 euro. Le risorse a disposizione sono in totale 4 milioni nel 2018 e 5 milioni nel 2019.

Carnevale - 2 milioni

Su iniziativa del senatore Marcucci del Pd vengono stanziati 2 milioni all’anno nel triennio 2018-2020 a sostegno delle manifestazioni carnevalesche. Non sfugge che a presiedere quello di Viareggio sia sua sorella.

Capitanerie - 2 milioni

Per consentire a Capitanerie di porto e Guardia costiera di affrontare meglio l’emergenza migranti vengono stanziati 2 milioni di euro destinati a nuove assunzioni di personale.

Italiani all’estero - 25 milioni

Nuovi fondi a favore degli italiani nel mondo: stanziati 4 milioni in due anni tra promozione della lingua, Consiglio generale Italiani all’Estero, editoria e Camere di commercio.

Caregiver - 20 milioni

Nasce il fondo per il sostegno di mogli, mariti, genitori, figli e parenti sino al terzo grado che assistono congiunti non autosufficienti: 60 milioni in 3 anni. Manca però la legge specifica.

Sordi e ciechi - 3 milioni

Alla Lega del filo d’oro assegnato n milione di euro, 2 alla Biblioteca Italiana per i ciechi di Monza e 1 all’Ente nazionale protezione e assistenza sordi.

Steward stadi - 0 milioni

Questa misura non costa nulla ma dà un aiuto alle società sportive. Per assicurare il regolare svolgimento delle competizione viene infatti introdotta una deroga al Jobs Act per consentire l’assunzione con contratti intermittenti di assistenti di stadio destinati al controllo dei biglietti ed alle attività di vigilanza.

Adozioni - 25 milioni

A sostegno delle famiglie impegnate nelle adozioni internazionali la dotazione annuale di fondi messi a disposizione ogni anno dal governo aumenta di 10 milioni: da 15 milioni si sale così a quota 25.

Libro parlato - 0,5 milioni

Al Centro internazionale del libro parlato di Feltre vanno 500 mila euro in due anni, 700 mila all’Accademia Vivarium Novum di Frascati, 400mila all’Accademia nazionale delle Scienze «XL».

Lsu Palermo - 12 milioni

Per stabilizzare 500 collaboratori scolastici precari di Palermo vengono stanziati 12,2 milioni in 2 anni (3,7 +8,5). A manovra approvata verrà subito bandito un concorso, nell’attesa tutti prorogati sino ad agosto 2018.

Nuovi parchi e riserve marine - 4,5 milioni

Col 2018 vengono istituiti due nuovi parchi nazionali (Portofino in Liguria e parco del Matese in Campania-Molise ) che partono con 300mila euro ciascuno per poi salire rispettivamente a 1 e 2 milioni di euro nel 2019. Nascono poi due nuove aree marine protette (Capo d’Otranto-Grotte Zinzulusa e Romanelli in Puglia e Capo Spartivento in Sardegna) alle quali nel triennio vanno rispettivamente 700 e 800 mila euro. Completa il pacchetto la nascita del parco interregionale del Delta del Po.

Fermo pesca - 25 milioni

Nel pacchetto di interventi a favore del settore pesca allo scopo di sostenere il reddito dei lavoratori dipendenti delle imprese, compresi i cosi dei lavoratori della piccola pesca, è previsto una indennità giornaliera omnicomprensiva pari a 30 euro da corrispondere durante il periodo di fermo obbligatorio. Fissato a quota 11 milioni di euro il limite di spesa complessivo. Altri 12 milioni vengono poi stanziati a favore del piano triennale della pesca e dell’acquacoltura, ovvero lo strumento unificato di intervento in questo campo di attività.

Le chiese di Aulla - 1,1 milioni

Per il recupero delle chiese di San Tommaso Beckett di Aulla e di S.Michele Villafranca in Lunigiana colpite dall’alluvione del 2011 vanno 650mila euro. Altri 500mila all’abbazia di San Caprasio.

Istituto Don Sturzo - 0,6 milioni

Per il programma straordinario di inventariazione, digitalizzazione e diffusione degli archivi librari, e per la promozione di convegni da svolgere nei luoghi più significativi della storia della tradizione cattolico-popolare all’Istituto Don Sturzo vanno 600mila euro in due anni. Un milione e mezzo anche alla Fondazione Graziadio Isaia di Ascoli per la trasmissione della cultura ebraica.

Cimitero Vajont - 0,15 milioni

Con la legge di bilancio sono stati stanziati 150 mila euro in tre anni (2018-2020) per assicurare gestione e manutenzione del Cimitero monumentale delle vittime del Vajont. Un decreto del presidente della Repubblica lo aveva dichiarato monumento nazionale, ma parliamo del 2003.

Xylella - 4 milioni

Per sostenere la ripresa delle attività nei territori pugliesi colpiti dalla diffusione della Xylella fastidiosa stanziati 4 milioni di euro per il biennio 2019-2020 da destinare al finanziamento di contratti di distretto per i territori danneggiati dal batterio.

TOTALE: 264,85 milioni

I commenti dei lettori