«Dico no ai sussidi e al reddito di cittadinanza perché sono un esempio di assistenzialismo a differenza del reddito di inclusione, che invece dà alle persone una dignità e le pone nella condizione di mettersi in gioco». L'ex capo del governo, Matteo Renzi oggi, venerdì 1° dicembre, era in visita a Ivrea nel Salone dei 2000, la grande aula magna che usava Adriano Olivetti per parlare con i propri lavoratori, ha spaziato da temi nazionali a quelli più strettamente locali.

LEGGI ANCHE: Renzi e i manichini decapitati a Torino per il G7

Arrivato con oltre un'ora di ritardo sulla tabella di marcia, ad attenderlo c'erano circa 200 persone, alcuni sindaci del territorio (un paio di loro si è presentato con la fascia tricolore, poi subito tolta non trattandosi di un incontro istituzionale), imprenditori e cittadini. Renzi ha ammirato il Salone dei 2000 (aperto per l'occasione) e subito dopo l'intervento del sindaco, Carlo Della Pepa, che ha annunciato gli ultimi dettagli della candidatura di Ivrea all'Unesco come patrimonio italiano dell'industria del XX secolo, ha spiegato «che da Ivrea arriva un segnale forte: questa città ha rappresentato il segno di una grande intuizione, l'Olivetti, ma anche il simbolo di una sconfitta industriale. Però ci ha insegnato e gli imprenditori presenti qui oggi, che non bisogna piangersi addosso». Poi spazio ai temi di politica nazionale, «dalla necessità di investire sulla cultura, alla necessità di portare avanti una politica industriale vera in grado di guardare ai prossimi 20 anni».

I commenti dei lettori