La ’ndrangheta in Piemonte aveva delle «locali» a Chivasso (Torino) e Livorno Ferraris (Vercelli). La Cassazione ha confermato le conclusioni dell’antimafia torinese nella sentenza, depositata nei giorni scorsi, con cui lo scorso giugno aveva reso definitive sei condanne nell’ambito dell’inchiesta «Colpo di Coda», cominciata nel 2012.

I supremi giudici hanno sancito - così come i loro colleghi della Corte d’appello di Torino - che si trattava di gruppi capaci di «autonomia decisionale e gestionale» rispetto alle cosche calabresi e anche delle altre sparse nel circondario torinese. Per altre sei persone ci vorrà comunque un secondo processo d’appello: bisognerà chiarire una questione di diritto legata alla partecipazione degli imputati a una colletta a favore dei detenuti.

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