Tutto da rifare per un Pd valdostano spaccato perfettamente a metà. È finita con un inopinato pareggio l’elezione per il nuovo segretario regionale del partito. Il voto dell’assemblea regionale ha restituito 21 voti per Raimondo Donzel, 21 per Sara Timpano e una scheda bianca. Un risultato che ha chiuso la partita rimandandola a una successiva convocazione dell’assemblea regionale per il terzo tempo della partita. L’accordo tra Sara Timpano e Giovanni Sandri che avrebbe dovuto portare la prima alla guida del Pd-VdA ha funzionato solo a metà: abbastanza per eleggere presidente il medico ed ex segretario dei Ds-Gv Sandri (26 voti), non abbastanza per mandare alla segreteria Timpano, dipendente regionale a capo dei servizi di segreteria dell’Istituzione scolastica San Francesco, in passato alla guida dei Giovani Democratici VdA.

L’assemblea si era aperta con lo sfogo di Raimondo Donzel, in apparenza chiuso dalla manovra a tenaglia di Timpano-Sandri: raccolto alle primarie il 43 per cento dei consensi e deciso a difendere fino in fondo il suo ruolo di più votato tra i tre candidati, l’ex sindacalista ed ex assessore regionale alle Attività produttive ha spiegato all’assise di aver proposto un patto per un candidato unico: «Abbiamo auspicato e auspichiamo una gestione unitaria del partito». Miraggio irrealizzabile: «Sara Timpano - ha raccontato Donzel - mi ha risposto ieri sera con un messaggio Whatsapp per dirmi che loro non sono interessati a raggiungere una posizione unitaria». Poi lo sfogo: «La verità è che vogliono prendersi il partito».

Sara Timpano non ha raccolto il guanto di sfida: «Sono qui a chiedervi di votarmi per cambiare il partito. Non risponderò alle polemiche. La cosa importante è che c’è grande voglia di facce nuove e di nuovi metodi di gestione». Luca Tonino, candidato vicesegretario in ticket con Donzel, non ha mollato il tiro: «Si vuole promuovere un partito che esclude e che punta sul nuovismo a tutti i costi. Donzel e io abbiamo avuto il 43 per cento alle primarie e ad Aosta siamo arrivati al 47. Il nuovismo prevale sul buonsenso e sul rispetto delle percentuali? Chi oggi fa una forzatura se ne assumerà politicamente la responsabilità». Poi le urne: prima la presidenza a Sandri, poi le vicepresidenze a Biagio Fresi e Franco Contratto. Infine la resa dei conti per la segreteria, che si è conclusa senza un finale.

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