Prima di tutto il biotestamento, per ultimo lo Ius Soli. La Conferenza dei Capigruppo di Palazzo Madama ha deciso di inserire al primo punto del calendario dei lavori dell’Aula l’esame del ddl sul fine vita: a renderlo noto è il presidente dei senatori di Forza Italia, Paolo Romani. «Abbiamo chiesto e ottenuto che alle 19 l’Aula si interrompa, faremo una riunione di gruppo e domani presenteremo gli emendamenti», sottolineando come questa decisione abbia colti il suo gruppo «di sorpresa», scatenando il dibattito fra le forze politiche anche fuori dall’aula.

«La decisione di calendarizzare per oggi pomeriggio il ddl sul biotestamento - ha affermato - per noi è una sorpresa, perché eravamo pronti ad affrontare il Regolamento del Senato, come da ultima capigruppo. Qualcuno, come sempre, nel week end «un provvedimento complesso e articolato sul quale vogliamo fare un approfondimento». Le discussioni avranno inizio alle 16,30.

«Perché non abbiamo messo subito nel calendario dell’Aula del Senato la riforma del Regolamento sulla quale c’è un accordo complessivo? Perché per noi ora la priorità è il disegno di legge sul fine vita», ha affermato invece il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda. «Faremo un’opposizione durissima e utilizzeremo tutto il tempo necessario» ha invece fatto sapere Gaetano Quagliariello di Idea.

«Forse qualcuno pensa che secondo gli italiani la priorità della politica è fare una legge sul biotestamento? Il centrosinistra è disperatamente alla ricerca di una bandierina elettorale e pur di centrare il risultato strumentalizzano le parole del Papa. Noi dell’Udc restiamo attaccati ai nostri valori e diciamo No a un provvedimento che apre all’eutanasia», ha dichiarato Antonio De Poli.

Sulla legge sul biotestamento «abbiamo una valutazione solo di merito, non un approccio ideologico e si fonda sul fatto che siamo contrari all’eutanasia. Quindi bisogna valutare nel merito questo testo e il suo avvicinarsi o meno a posizioni di eutanasia. In base a questo decideremo» ha fatto sapere Angelino Alfano, il leader di Ap, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla legge che oggi approda in senato, a margine del consiglio esteri informale Ue.

Anche il disegno di leggo sullo Ius soli è stato inserito nel calendario dei lavori dell’Aula di Palazzo Madama, ma «all’ultimo punto». «Cioè - precisa il presidente dei senatori della Lega Gian Marco Centinaio - lo discuteranno il giorno del mai...e io sono contento». «Abbiamo chiesto che si mettesse lo Ius soli al primo punto dell’ordine del giorno dei lavori dell’Aula, ma ci hanno detto di no», informano Loredana De Petris e Cecilia Guerra di Sinistra Italiana e Mdp. «Per questo - hanno aggiunto - rivolgiamo un appello alle forze politiche affinché almeno ora in Aula votino a favore dello ius soli come primo punto dell’odg». Si tratta di un provvedimento «atteso da almeno 800mila giovani che sono italiani a tutti gli effetti».

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Roberto Speranza intanto chiude all’ipotesi di alleanza di governo tra Liberi e uguali e Movimento 5 Stelle, citando le «distanze enormi» fra i due schieramenti, a partire dall’art.18 e proprio lo Ius soli, «tema su cui Di Maio la pensa come Salvini».

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