Il senso di comunità passa anche dall’acquisto di una zolla d’erba. Sintetica come materiale, ma intrisa di un profondo sentimento di appartenenza. Il parroco e vice parroco di Santa Giulia Vergine e martire, al centro del quartiere Vanchiglia, don Attanasio e don Paolo, ci hanno pensato tutta l’estate, hanno controllato il budget a disposizione che non ha lasciato via di fuga e quindi hanno sdoganato l’idea: dividere il malridotto campetto dell’oratorio in metri quadrati e mettere in vendita ciascuna porzione da un metro quadro. Risultato: 300 zolle, al costo di 100 euro cadauna, totale 30mila euro da incassare. Una somma importante da reperire per molte società dilettantistiche, ancora più faticoso per una parrocchia che, come tante parrocchie in città, provvede ad altre tipologie di emergenze.

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Il campetto però è il cuore dell’attività primaverile e autunnale dell’oratorio - comprensiva dello storico torneo di calcio a 7 di maggio che chi risiede da tempo in Vanchiglia almeno una volta vi ha partecipato come “atleta” o come tifoso - e dopo 15 anni di onorato servizio è giunto al capolinea.

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«Maggio per noi è un mese fondamentale - racconta Bianca, una degli otto volontari della segreteria di Santa Giulia, a fronte di 160 volontari che ruotano in parrocchia - Il campetto è il perno su cui ruota tutto. Rifarlo è una necessità e un dovere per evitare anche che i ragazzi che ci giocano si sbuccino gambe e caviglie».

Il campetto nel cortile dell’oratorio una volta rifatto ospiterà sì le partite di calcio ma anche gare di corsa, salto, tiro alla fune e altre attività sportive relegate in palestra. «Abbiamo deciso che se 300 famiglie o singole persone acquistassero una sola zolla riusciremmo a coprire i costi di ristrutturazione e regaleremmo ai ragazzi un ambiente anche più bello» sospira don Attanasio da 4 anni alla guida della parrocchia Santa Giulia.

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All’appello al momento hanno risposto in 54. Sul plastico, appeso sulla porta della segreteria dell’oratorio, per ogni donazione viene appiccicata una zolla in fac simile. C’è tempo fino a marzo per versare la quota e i cognomi dei benefattori saranno incisi su una targa all’ingresso del campetto. Non è come portarsi a casa una porzione del Bernabeu o dell’Allianz Stadium, ma la soddisfazione personale ha tante sfumature.

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