Il programma spaziale cinese è ormai una realtà di grande rilievo nel panorama spaziale mondiale. Un settore che guarda al futuro, con satelliti sempre più sofisticati, ma anche con sonde destinate a tornare sulla Luna e verso i pianeti del nostro sistema solare, e soprattutto con l’obiettivo di completare una stazione spaziale in orbita attorno alla Terra (del peso di 90 tonnellate) in pochi anni, e poi puntare ad inviare i “taikonauti” sulla Luna. Ma è una Cina spaziale che punta anche alla cooperazione internazionale. Che con l’Italia è ormai sempre più stretta. Una importante delegazione del settore “voli umani” (CMSA) dell’agenzia spaziale cinese, per la prima volta ha visitato gli stabilimenti di Thales Alenia Space e il Centro Spaziale di Altec a Torino. E’ un ulteriore risultato dell’accordo firmato lo scorso 22 febbraio a Pechino da Roberto Battiston, Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), con il Presidente dell’agenzia spaziale cinese CMSA in occasione della visita in Cina del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un accordo che prevede di inviare in orbita esperimenti e carichi utili, scientifici e tecnologici, in cooperazione tra i due paesi. E quindi, anche su missioni cinesi. La Cina infatti, punta a realizzare una Stazione Spaziale, da assemblare e completare nel 2025, pressapoco nel periodo in cui invece dovrebbe terminare l’operatività della ISS, la Stazione Spaziale Internazionale.

I responsabili del programma cinese, sono pertanto interessati a coonoscere lo stato dell’arte delle tecnologie necessarie per realizzare una stazione con tecnologie innovative. La delegazione di CMSA ha visitato le Camere Pulite, le Production Area e Virtual Area, dimostrando interesse per l’industria italiana che, tra moduli logistici MPLM, Nodi 2 e 3, laboratorio europeo Columbus e Cupola, ha realizzato poco meno della metà dell’attuale ISS. A conferma della cooperazione sempre più stretta Italia-ESA-Cina, c’è anche la sessione di addestramento compiuta lo scorso settembre in Cina da Samantha Cristoforetti, astronauta italiana dell’ESA. L’Asia dello spazio sarà protagonista nel nuovo anno 2018. Oltre ad una seconda missione lunare dell’India (che farà scendere sulla Luna un rover russo), è molto ambiziosa anche la missione cinese, che spedirà verso la Luna la sonda Chang’è 5, entro l’autunno 2018; rilascerà un modulo di atterraggio che recupererà campioni di roccia lunare e tenterà di riportarli sulla Terra. L’ultimo tentativo, avvenuto con successo, risale al 1976 con la sonda russa Luna 24. La Cina dovrebbe anche riprendere i lanci di missioni con astronauti: in orbita c’è sempre il modulo-laboratorio Tiangong 2, mentre il primo modulo, Tiangong 1, dovrebbe ricadere, già fuori operatività e fuori controllo, nell’atmosfera terrestre entro febbraio.

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