L’arcivescovo Giulio Einaudi, per mezzo secolo nunzio apostolico della Santa Sede in diversi Paesi del mondo, è morto ieri sera (giovedì 28 dicembre) all’ospedale Santa Croce di Cuneo, in seguito a un malore nella sua abitazione di Busca. Aveva 89 anni. La camera ardente sarà allestita oggi pomeriggio (venerdì 29 dicembre) nella chiesa della Rossa, a Busca. Da stabilire la data dei funerali.

Originario di San Damiano Macra, dove nacque l’11 febbraio 1928 in borgata Rio, il padre Giacomo, agricoltore, combatté sul fronte in fanteria nella Prima Guerra Mondiale. Anche la madre, Elisabetta proveniva da una famiglia di agricoltori. Nella Seconda Guerra Mondiale, anche la loro casa non venne risparmiata dall’incendio di domenica 30 luglio 1944 appiccato dai tedeschi e dai repubblichini come rappresaglia ai partigiani.

Studi e ordinazione

Dopo aver frequentato a Saluzzo il seminario minore di Sant’Agostino e il seminario maggiore di San Nicola, fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1951 nella Cattedrale di Saluzzo da monsignor Egidio Luigi Lanzo. Collaborò per tre anni come vicecurato nella parrocchia del Duomo di Saluzzo, quindi proseguì poi gli studi a Roma nella Pontificia Università Gregoriana e nella Pontificia Università Lateranense, conseguendo le lauree in Teologia e in Diritto Canonico. Al termine del corso alla Pontificia Accademia Ecclesiastica, il 1° agosto 1960 entrò nel servizio diplomatico della Santa Sede. Il 2 gennaio 1977, a Saluzzo, fu consacrato vescovo della diocesi di Villamagna di Tripolitania.

Gli incarichi per la Santa Sede

Impressionante il curriculum diplomatico di monsignor Einaudi per la Santa Sede. Dal 1960 al 1965 fu segretario di nunziatura in Thailandia, Malesia e Singapore, con sede a Bangkok. Fino al 1971, fu uditore di nunziatura negli Stati Uniti, con sede a Washington per poi essere trasferito come consigliere di nunziatura in Rwanda e Burundi, con sede a Kigali e Bujumbura. Dal 1974 al 1976 fu consigliere di nunziatura in Portogallo, con sede a Lisbona, e fino al 1980 nunzio apostolico in Pakistan e visitatore in Afghanistan, con sede a Islamabad. Seguirono i periodi da nunzio apostolico a Cuba (1980-1988, sede all’Avana), in Cile (1988-1998, sede a Santiago) e Croazia (1992-2003, sede a Zagabria). Raggiunti i 75 anni d’età, chiese di ritornare nella diocesi di Saluzzo, dove svolse attività pastorali nelle parrocchie di Busca e della Valle Maira. Nel 2010 pubblicò il volume autobiografico “Ricordi di un nunzio, don Giulio Einaudi (Fusta Editore).

CITTADINO ONORARIO DI BUSCA.

Nel luglio 2008, monsignor Einaudi ricevette la cittadinanza onoraria dal Comune di Busca. La cerimonia si svolse nella sala giunta del municipio, con l’allora sindaco Luca Gosso, il vice Gianmichele Cismondi, gli assessori Giuseppe Delfino e Marco Gallo, attuale primo cittadino, che così lo ricorda: “Un ospite illustre, e nei confronti del quale la nostra città ha testimoniato grande stima e affetto. Tutta l’amministrazione e la cittadinanza si stringono attorno ai famigliari in questo momento di dolore. A loro vanno le nostre più sentite condoglianze”.

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