Situata nel cuore della Cina, nella provincia dello Shaanxi, Xi’an fu fino al IX secolo d.C. la capitale dei grandi imperi Qin, Sui e Tang. Dinastie da cui ha ereditato il giro di mura che avvolge la città vecchia e l’Esercito di Terracotta. Xi’an è stata per duemila anni la base di partenza della Via della seta, la carovaniera che in 8000 chilometri di vie terrestri, fluviali e marine collegava la Cina ad Asia centrale, Medio Oriente, Europa, India, Sud-Est Asiatico, Corea e Giappone. Un crocevia di popoli e merci. Sulla Via della seta viaggiavano però anche arte e religione. Da Mongolia e Turkestan arrivarono a Xi’an gli strumenti musicali (corde, fiati e percussioni) usati nell’opera cinese. Dal Medio Oriente giunse l’islam e dall’India il buddismo. Fedi - che si mescolarono a taoismo e confucianesimo - testimoniate dalle pagode e dalla Grande Moschea.

PRIMO GIORNO

Mattino

A 40 chilometri dalla città vecchia si visita l’Esercito di Terracotta, il maggiore sito archeologico cinese, una necropoli patrimonio dell’Unesco. La tomba di Qin Shihuang, un imperatore così potente da schierare a fianco della sua salma un’armata di 10.000 uomini con i loro cavalli in posizione di battaglia. Modellati uno a uno in ceramica a grandezza naturale con spade e lance in bronzo.

Saccheggiata dai mongoli, la cripta fu sepolta dal crollo della volta, per essere riscoperta casualmente nel 1974. L’Esercito di Terracotta risale alla dinastia Qin, fu realizzato nella stessa epoca della Grande Muraglia: più di 2000 anni fa. La prima cripta è la più spettacolare con 6000 figure di guerrieri: un’avanguardia di tre file di 210 balestrieri, seguita da un esercito di lancieri e da 35 carri da guerra tirati da cavalli.

Pranzo

Tornati in città, si può pranzare al De Fa Chang, un ristorante vicino alla monumentale Torre della campana specializzato in wonton, la specialità cittadina, ravioli ripieni di carni, pesci o verdure: vengono servite fino a dodici varietà di wonton nello stesso piatto.

Wanton (foto di Marco Moretti)

Pomeriggio

La città vecchia è circondata da un imponente giro di mura, un fortilizio spesso 20 metri con un perimetro di 14 chilometri. Una fortezza della dinastia Tang (VII secolo d.C.) movimentata da quattro porte monumentali armate di tre torri ciascuna. Il modo migliore di visitarle è in bicicletta: vicino alla porta sud c’è un noleggio di city bikes a ore.

Sera

Nella fortezza Tang alla porta est delle mura, tutte le sere va in scena uno spettacolo di luci, fumi, danze e suoni con centinaia di comparse in costume che rievoca i fasti dell’antica dinastia.

SECONDO GIORNO

Mattino

Visita al quartiere musulmano, il più animato ed esotico di Xi’an. É abitato dagli Hui, una minoranza formata da Han (cinesi) islamizzati. Una griglia di vicoli, attorno a Huimin Street, con le porte di legno intagliato e un affollamento di donne velate e uomini barbuti, con ristoranti all’aperto, fabbri, sarti, falegnami, rigattieri. E nella via principale negozi di tè e vari souvenir. Qui si visita la Grande Moschea, edificata nel XVIII secolo con i tetti arcuati come una pagoda, porte scorrevoli in legno decorato, giardini e minareti in stile cinese. Una contaminazione tra islam e Cina.

Pranzo

Huimin è la via dello street food con infinite leccornie ed esibizioni di chef che impastano, tagliano e roteano sopra la testa chilometrici spaghetti all’uovo. Ci sono però anche ottimi ristoranti, come Jia San Restaurant in 121 West Xiyangshi Street.

La piazza davanti alla Dyan Pagoda

Pomeriggio

Visita alle due Pagode dell’Oca, anche queste edificate durante la dinastia Tang. La Pagoda della Piccola Oca fu costruita nel 684 d.C. con una struttura alta 43 metri, fu danneggiata nella parte superiore da un terremoto nel XVI secolo. La Dayan Pagoda Pagoda (della Grande Oca), dedicata alla Grazia Materna, fu eretta nello stesso periodo su cinque piani.

Dyan Pagoda (foto di Marco Moretti)

Sera

Tutte le sere al Tang Yue Gong va in scena uno spettacolo di teatro, musica e danza ispirato alla dinastia Tang. Il biglietto comprende una cena all’occidentale, servita durante il lungo spettacolo: la performance è interessante, il cibo deludente.

Teatro Tang (foto di Marco Moretti)

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