Sono stati rilasciati questa mattina in Senegal due membri del Movimento delle Forze Democratiche della Casamance (MFDC) di Salif Sadio in custodia presso le forze di sicurezza del governo di Dakar. Lo annuncia la Comunità di Sant’Egidio che da tempo porta avanti un lavoro di mediazione tra il governo senegalese e il principale movimento politico-militare casamansese, in conflitto da oltre 30 anni con le autorità centrali del Paese.

Il rilascio, avvenuto con la cooperazione del Comitato internazionale della Croce rossa, è in applicazione delle “misure di fiducia reciproca”, un testo firmato nel corso delle ultime trattative di pace che si sono svolte a Sant’Egidio. Per effetto dello stesso accordo, il 26 dicembre scorso si è tenuto nel villaggio di Djiro (distretto di Sindian-Bignona) un incontro di rappresentanti dell’MFDC con la popolazione riguardo le tematiche del processo di pace in corso.


La Comunità di Sant’Egidio sottolinea che si tratta di due significativi passi avanti nel cammino verso una pace definitiva nella regione della Casamance-Senegal, e rinnova il suo impegno per il dialogo tra le parti in conflitto.

Scoppiata tra gli anni ‘80 e ’90, la lotta per l’indipendentismo ha causato circa 30 mila morti spesso coinvolgendo anche il vicino Stato del Gambia, che separa la regione meridionale di Casamance dal resto del Senegal. L’MFDC, unito fino alla morte nel 2007 del leader Augustine Diamacoune Senghor, è ora diviso in varie milizie e l’obiettivo è di arrivare ad una pace negoziata con il governo.

Per approfondimenti: www.santegidio.com

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