La protesta che si sta svolgendo ormai da giorni in Iran, nata attorno a questioni economiche, sembra configurarsi anche come una protesta contro quello che viene definito il regime degli ayatollah.

Gli ayatollah sono le figure di riferimento dell’Islam sciita, qualcosa di vagamente paragonabile ai cardinali del cattolicesimo, mentre non esistono nell’Islam sunnita. Non c’è nessuna nomina ufficiale degli ayatollah e sono loro stessi a riconoscere qualcuno come membro di questa elite religiosa perché particolarmente dotto in tutto ciò che ha a che fare con la dottrina islamica, dalla filosofia alla giurisprudenza. Una sorta di cooptazione tra pari, insomma. Ecco perché non esiste una data in cui una persona diventa ayatollah e perché ci sono alcune differenze tra le liste che si possono leggere sul web.

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Ayatollah significa letteralmente “segno di Allah”. Alcuni diventano poi addirittura “grandi ayatollah” o meglio maraji, che vuol dire coloro che sono fonte di emulazione, gli esempi da imitare riconosciuti dai fedeli. Ruhollah Khomeini, l’ayatollah che guidò la rivoluzone iraniana del 1978, era un maraji e lo è anche l’attuale Guida Suprema dell’Iran Ali Khamenei, al quale tutti guardano.

Per l’Occidente gli ayatollah sono associati all’Iran, ma esistono ovunque ci sia una presenza consistente di musulmani sciiti, dall’India all’Afghanistan e all’Iraq, dal Libano al Pakistan e ce ne sono persino in Gran Bretagna. Per i sunniti, invece, non esiste nessuna gerarchia del clero e le uniche figure sono quelle degli imam, riconosciuti come tali dai fedeli e senza nessun incarico ufficiale come quello del clero cattolico.

Il potere di Ali Khamenei, in realtà, non viene tanto dall’essere un ayatollah (solo in Iran ce ne sono una trentina) quanto dal fatto di essere stato scelto come Guida Suprema dell’Iran dall’Assemblea degli esperti. In Iran esiste un Presidente eletto che è anche il capo del governo: oggi è Hassan Rouhani, che ha fatto studi religiosi oltre che di giurisprudenza ed è persino membro dell’Assemblea degli esperti, ma non è un ayatollah. Però la massima autorità del Paese è la Guida Suprema, persona scelta a vita dall’Assemblea degli esperti, che non comanda, ma la cui parola conta più di quella di ogni altro e che solo l’Assemblea degli esperti (che invece è eletta) può destituire. Nominato dopo la morte di Khomeini, Ali Khamenei è Guida Suprema dell’Iran ormai dal 1989.

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