«Non credo che per l’Italia sia più il momento di uscire dall’euro» anche perché per l’Italia «ci sarà più spazio» visto che «l’asse franco-tedesco non è più così forte come prima». Così il capo politico del M5S Luigi Di Maio a Porta a Porta che aggiunge: «Il referendum sull’euro è una extrema ratio, che spero di non dover usare».

“Candidati esterni ci rafforzano”

«Per gli uninominali individueremo persone del territorio che siano capaci di fronteggiare gli avversari. Questo significa anche dare opportunità a persone che lavorano nella scuola, nelle associazioni, ad imprenditori, di partecipare a questo percorso. Noi abbiamo rafforzato le regole e questo arricchirà il nostro gruppo» aggiunge. «I partiti stanno individuando i candidati a tavolino, noi siamo facendo una selezione pubblica e stiamo individuando le migliori menti». E ancora: «Io devo tutelare il M5S dagli approfittatori. I miei poteri» sulle candidature «sono legati a tutelare il Movimento da chi ne vuole approfittare».

“Parlamentarie anche per candidati esterni”

«Io faccio un appello alle migliori persone che hanno voglia di fare e di cambiare, se volete cambiare questo Paese il M5S è aperto, certo bisogna condividerne i valori e le regole. E ho apprezzato che anche chi ha tanto da perdere si è messo in gioco e si faranno anche le selezioni online dei nostri iscritti. Penso al comandante De Falco, anche lui si farà le parlamentarie».

“Con M5S nessuno sarà sotto soglia povertà”

«Con un governo M5S non lasceremo mai più una persona singola, o una famiglia, o una famiglia di pensionati sotto la soglia di povertà. Con il reddito di cittadinanza noi porteremo sopra la soglia di povertà le persone che vivono», con il loro stipendio, «sotto la soglia» aggiunge. Chi prenderà il reddito di cittadinanza «dovrà tuttavia mandare i figli a scuola e seguire corsi di formazione per avere un lavoro. Il reddito di cittadinanza è una misura temporanea», spiega Di Maio. Come controlleremo che lo facciano? «Unendo le banche dati di Camera di commercio, Inps, Agenzia delle Entrate e Comuni e controllare così quale è lo stato di onestà di una persona», sottolinea.

“Casaleggio? Non prende decisioni politiche”

«Davide Casaleggio lavora ai software, lui mette una parte di quelle energia al servizio del Movimento. Non ha incarichi decisionali, non prende decisioni politiche del M5S ma grazie a lui gli iscritti potranno scegliere su Rousseau i candidati che vorranno in Parlamento» spiega soffermandosi sul ruolo di Casaleggio nel Movimento.

“Senza maggioranza farò appello a gruppi”

Nel caso il M5S non avrà la maggioranza «il mio appello, la sera delle elezioni, sarà rivolto ai gruppi, per avere una maggioranza che sostenga una squadra di governo che noi annunceremo prima del voto. Io non voglio cambi di casacca, farò un appello ai gruppi. Chi risponderà quella sera sarà un interlocutore nei giorni successivi, faremo incontri trasparenti e formeremo una maggioranza sui temi del paese che si proporrà al Colle».

“Referendum sull’euro estrema ratio, spero non ci sia”

Il referendum sull’euro è una «estrema ratio, che spero di non dover usare» aggiunge spiegando come l’Italia dovrà farsi «ascoltare dall’Europa. Noi vogliamo contare soprattutto nella difesa delle nostre imprese».

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