Si apre un piccolo spiraglio per i lavoratori dell’Embraco, quello della possibile re-industrializzazione dello stabilimento di Riva di Chieri. È stato il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ad annunciarlo a lavoratori e sindacati che sono arrivati a Roma dopo la decisione dell’azienda di licenziare 497 lavoratori su 537. E l’impegno del governo è stato confermato dal premier, Paolo Gentiloni, che poco fa all’aeroporto di Caselle, con il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, ha incontrato una delegazione di lavoratori accompagnata dal segretario della Uil, Dario Basso.

Il premier Gentiloni con Sergio Chiamparino e il segretario Uil, Dario Basso

Due le proposte in campo: il mantenimento di un presidio produttivo della multinazionale Whirpool nella stabilimento di Riva di Chieri, ipotesi che sarebbe stata bocciata dai vertici dell’azienda. La seconda strada è quella di lavorare la re-industrializzazione dello stabilimento di Riva di Chieri. Il ministro ha spiegato che la multinazionale Whirpool si è detta disponibile a ragionare sull’ipotesi.Il governo lavorerà per facilitare l’arrivo di nuovi investitori e nel frattempo si attiverà per garantire gli ammortizzatori sociali. Questo permetterebbe di garantire nove mesi di cassa integrazione.

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Gentiloni dovrebbe incontrare gli operai che in questo momento davanti al Lingotto, dove - all’assemblea nazionale degli amministratori locali del Pd - è previsto l’intervento del primo ministro. In mattinata una delegazione di maestranze dell’Embraco ha visto il candidato premier del M5S, Luigi di Maio, in Piemonte per la campagna elettorale.

L’arrivo di Matteo Renzi al Lingotto

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