Scontri a Monza tra militanti di CasaPound e del centro sociale Boccaccio. Tra lanci di bottiglie, sampietrini, e cinture dei pantaloni, nel bel mezzo del mercato di piazza Cambiaghi, interviene la polizia, con due cariche di alleggerimento, e alcuni agenti finiscono in ospedale con lievi contusioni.

Siamo in pieno centro cittadino. CasaPound ha allestito un gazebo elettorale autorizzato dal Comune, all’altezza del Ponte dei Leoni di via Vittorio Emanuele. Arriva una quarantina di ragazzi dei centri sociali, per distribuire volantini contro l’iniziativa e la polizia, per evitare problemi, chiede ai militanti di CasaPound di spostarsi in un’altra zona. È in questo frangente che si scatenano i disordini.

Partono i primi sampietrini. I giovani dei centri sociali lanciano oggetti e frutta presa da un banco del mercato. Dall’altra parte alcuni esponenti di Casa Pound si avvicinano minacciosi, con le cinghie dei pantaloni sguainate. Le forze dell’ordine si mettono in mezzo con scudi e manganelli, ed effettuano due cariche per disperdere i ragazzi del Boccaccio, che indietreggiano attraverso il mercato, con la gente che si ripara dietro ai banchi.

Quattro poliziotti (tra cui il dirigente del commissariato di Monza) riportano piccole contusioni e per sedici ragazzi, delle due fazioni rivali, scatta la denuncia per rissa. Intanto si procede all’identificazione dei quaranta antagonisti che saranno denunciati per manifestazione non preavvisata.

Già nella serata di venerdì, all’esterno del teatro Binario 7, un imponente schieramento della polizia aveva evitato il peggio, mentre un’associazione culturale di destra presentava un libro ispirato a posizioni revisioniste sulla guerra partigiana.

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