«Siate vicini alla gente». Questo l’invito rivolto da Papa Francesco ai vescovi della Conferenza episcopale della Federazione Russa, ricevuti ieri mattina in visita ad limina apostolorum. Erano presenti monsignor Joseph Werth, vescovo della Trasfigurazione a Novosibirsk, ordinario per i fedeli di rito bizantino residenti in Russia; monsignor Cyryl Klimowicz, vescovo di San Giuseppe a Irkutsk, amministratore apostolico di Yuzhno-Sakhalinks; monsignor Clemens Pickel, vescovo di San Clemente a Saratov, e monsignor Paolo Pezzi, arcivescovo della Madre di Dio a Mosca.

Lo stesso Pezzi, all’indomani dell’udienza, riferisce dettagli dell’incontro con il Pontefice a Vatican News, spiegando che tutti i presuli sono rimasti «molto colpiti dalla cordialità, dall’attenzione e dalla disponibilità che il Papa ha mostrato» nei loro confronti. «L’incontro è stato molto lungo perché siamo rimasti due ore in dialogo assieme a lui. Il Papa era molto interessato prima di tutto della nostra vita come vescovi, quindi come pastori, della nostra vita personale e della nostra attività pastorale. Inoltre abbiamo affrontato questioni riguardanti il nostro essere vicini alla gente, per cercare di vivere e svolgere la nostra missione per il popolo di Dio e con il popolo di Dio».

La gente nella Federazione Russa è infatti « in attesa di essere visitata dal Signore», spiega monsignor Pezzi. «In questo senso potremmo dire che stiamo vivendo un periodo di grande speranza, di grande rinnovamento. Certo, questo non significa un tempo di trionfalismo, assolutamente; è un tempo di umile quotidiana missione di accompagnamento della gente, soprattutto dei più bisognosi. Direi che il clima di speranza è quello che forse ci caratterizza maggiormente in questo momento».

Sui rapporti con la Chiesa ortodossa, il prelato spiega che negli ultimi due anni, dopo cioè lo storico incontro tra Papa Francesco e il patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill, è andata intensificandosi «una collaborazione fattiva nell’ambito di una comune testimonianza. In settori quali la difesa della vita, l’assistenza delle persone dipendenti - tossicodipendenze e altro -, nell’ambito della famiglia - riferisce - sono state realizzate e continuano ad essere in programma una serie di iniziative che vedono coinvolti ortodossi e cattolici a livello locale cioè russi, ma con la possibilità di partecipazione di cattolici di altri Paesi del mondo».

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