Fuori (per ora) l’ex ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla. La pasionaria della causa animalista è una delle 15 candidature dei collegi uninominali contestate dalla Corte d’Appello di Milano alla lista “Noi con l’Italia”, il quarto polo apparentato con Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, nel collegio Lombardia 1. Oltre alla fondatrice della Lega italiana difesa animali e ambiente e amica personale di Silvio Berlusconi (tanto da consigliare al leader di Forza Italia la svolta animalista) ci sono anche gli assessori della Regione Lombardia Massimo Garavaglia (Lega) e Valentina Aprea (Forza Italia) e l’avvocato Cristina Rossello, che ha assistito Silvio Berlusconi nella fase iniziale della causa di separazione da Veronica Lario.

Gli altri candidati «a rischio», in attesa del ricorso in Cassazione che dovrà essere presentato entro 48 ore, sono Andrea Crippa, Paola Frassinetti, Andrea Mandelli, Jari Colla, Luca Squeri, Guido Della Frera, Alessandro Morelli, Igor Iezzi, Laura Molteni, Federica Zanella e Graziano Musella. Al deposito mancherebbero dei documenti, come la dichiarazione di accettazione della candidatura da parte dei rispettivi candidati di coalizione. Documenti che, secondo i rappresentanti del centrodestra, sarebbero però stati depositati dalla Lega per Lombardia 1, e da Forza Italia per Lombardia 4. I quattro partiti della grande coalizione di centrodestra si erano divisi, per motivi organizzativi, la presentazione delle candidature comuni. Nelle prossime ore sarà depositato il ricorso di “Noi con l’Italia”, che dovrà essere vagliato dalla Cassazione.

Polemiche per la candidatura al Pirellone di Pagani nella lista di Fontana.

«Che Pagani fosse la persona sbagliata al posto sbagliato l’abbiamo sempre denunciato e saputo – attacca Chiara Cremonesi, consigliere regionale di Lombardia progressista - solo nella Lombardia governata dalla destra ha potuto diventare garante per l’infanzia un esponente di partito, che inneggiava via Facebook all’utilizzo delle ruspe contro i rom e pubblicava pistole in nome della legittima difesa. Ma ora che addirittura risulta candidato alle prossime regionali nella lista Fontana, è la legge a dire che deve dimettersi».

Polemiche per le sue invettive di stampo leghista e soprattutto per i risultati mediocri come garante per l’infanzia. «Sui progetti per reclutare tutori volontari di minori stranieri non accompagnati, progetti affidati proprio ai Garanti regionali, la Lombardia segna un ritardo inaccettabile da oltre un anno. I molti che con generosità hanno risposto al bando sono stati convocati una prima volta soltanto lo scorso novembre», spiegano dall’opposizione di centrosinistra al Pirellone.

Bussolati capolista per il Pd

Intanto anche il Partito democratico ha messo a punto la lista di 26 candidati nella lista della circoscrizione di Milano e dell’area metropolitana. Capolista sarà il segretario del Pd metropolitano Pietro Bussolati, l’assessore alla Sicurezza del Comune di Milano Carmela Rozza, i consiglieri regionali uscenti Fabio Pizzul e Carlo Borghetti, e i cosiddetti “G2” le seconde generazioni di cittadini italiani nati da genitori migranti che si affacciano alla politica per la prima volta, come la giovane startupper di origine marocchina, Kaoter El Bouhmi, il custode di 62 anni, originario dello Sri Lanka, Waas Modarage Charles Niranjan e l’ingegnere Nadira Haraigue, nata in Algeria. Tra i candidati c’è anche Maria Silvia Fiengo una delle fondatrici dell’associazione Famiglie arcobaleno e fondatrice della casa editrice «Lo Stampatello», sposata con Francesca e mamma di 4 figli.

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