Angelo Theodoli, direttore di Rai Uno e Mario Orfeo, direttore generale della Rai, sono professionisti di eccellenza, si sapeva. Ma con questo Sanremo 2018 sono diventati guru. Spin doctors. Sociologi. Media Moghuls.

Sarebbero di grande aiuto ai contendenti della campagna elettorale. Perché, Theodoli e Orfeo, l Italia l hanno capita meglio di tutti. Hanno capito che gli italiani erano stremati dalle preoccupazioni per quello che ci capita tutti i giorni . E anche per che ci aspetta. Infastiditi dal parolume. Arrabbiati. Tristi. Che non ne possono più di scandali, inchieste, proscioglimenti, sangue, spari, delitti, urla, trasgressioni, rabbia,passi indietro, passi avanti, negozi che chiudono, fabbriche che licenziano, figli che si abbrutiscono di pillole e alcool, treni che deragliano, sparatorie in strada, camorra, mafia e avanti cosi.

E hanno dato all’Italia quello di cui gli italiani hanno bisogno. Qui e ora. Tranquillità. Già la scimmia di Gabbani, nel 2018, sarebbe stata inquietante.

Invece i duetti ( significato:” insieme è meglio”), le canzoni dei bei tempi (“maglietta fina per tutti”), le brave persone con l aspetto e i modi delle brave persone ( Baglioni eterno ragazzo, Michelle donna autorevole ma in allegria, Favino uomo solido ma che sa ridersi addosso) sono ossigeno puro.

Cosi Thedoli e Orfeo hanno sbancato gli ascolti. Da vent anni mai cosi alti.

Un italiano su due prende ogni sera il Prozac di Sanremo.

E ringrazia.

Forse, pensa, ce la possiamo fare.