Piemonte penalizzato: su 400 milioni stanziati da Roma per le province italiane, ne riceverà solo 23. E questo, nonostante sia la seconda regione per numero di comuni e chilometri di strade.

L'allarme è stato lanciato oggi, mercoledì 14 febbraio, dai presidenti delle province di Alessandria, Asti e Vercelli - Gianfranco Baldi, Marco Gabusi e Carlo Riva Vercellotti - con l'eurodeputato Alberto Cirio e il capogruppo regionale di Forza Italia Gilberto Pichetto. Presenti i consiglieri provinciali piemontesi di FI.

LE RISORSE

La denuncia riguarda il fondo da circa 400 milioni di euro per le Province, con il Piemonte a fare da Cenerentola. «Mi chiedo quale sia la logica - ha esordito Cirio -. Un esempio per tutti. Noi abbiamo 4,5 milioni di abitanti, 1.200 comuni e quasi 13 mila chilometri di strade, i fondi previsti sono 23 milioni. La Puglia ha 4 milioni di abitanti, 258 comuni e 9 mila chilometri di strade ma le risorse assegnate sfiorano i 40 milioni, quasi il doppio». E questo, nonostante ogni anno il Piemonte versi allo Stato 10 miliardi in più rispetto a quelli che riceve". «Questa ripartizione è basata su criteri assolutamente non oggettivi e ingiusti - gli ha fatto eco Pichetto -: criteri che non tengono conto di spese reali, ad esempio quelle antigelo ma anche il taglio dell'erba o la riasfaltatura, che per le strade montane va rifatta ogni cinque anni».

LA REAZIONE

«Questo pomeriggio è stato convocato il Consiglio delle Autonomie Locali - ha annunciato Carlo Riva Vercellotti, vicepresidente Unione Province Italiane e presidente della Provincia di Vercelli: chiederemo alla Regione di presentare ricorso perché i criteri inseriti nella legge di bilancio sono incostituzionali, nel senso che non tutelano l'eguaglianza».

I commenti dei lettori