«Mio marito, in stato di alterazione, durante un’accesa lite in casa ha aggredito me e una delle nostre due figlie». È quanto ha detto alla polizia di Livorno la moglie del capitano di fregata e candidato M5s Gregorio De Falco. Lo scrive il Corriere della Sera sottolineando che la donna non ha però presentato formale denuncia.

L’episodio risalirebbe ad una settimana fa. La donna avrebbe raccontato agli agenti che «il marito - dice ancora il Corriere - aveva alzato le mani contro di lei e sua figlia, appena maggiorenne, durante un pesante diverbio in famiglia. Secondo il racconto della donna, De Falco avrebbe agito in maniera violenta mentre era in uno stato di alterazione, non meglio precisato. E la figlia, dopo essere stata presa per i capelli dal padre, sarebbe fuggita di casa per tornarvi solo dopo molte ore».

Dopo aver raccontato tutto agli investigatori, la donna avrebbe però deciso di non formalizzare la denuncia.

De Falco replica: «Ci stiamo separando, ma io mai stato violento»

Sostiene di non essere mai stato «violento», «è evidente che si tratta di una strumentalizzazione mediatica volta alla denigrazione». Così all’Ansa Gregorio De Falco. Il candidato M5S spiega che si sta separando dalla moglie Raffaella. «Le difficoltà di trovare un accordo economico tra le parti e la tensione che ne deriva è il motivo scatenante dell’episodio di un recente alterco. Che comunque affermo e ribadirò sempre con onestà, non mi ha visto attore di violenze, ingiustamente attribuite alla mia persona, nei confronti dei miei familiari».

«La situazione che sto vivendo per la notizia uscita sulla stampa circa un mio coinvolgimento in uno scontro familiare mi amareggia moltissimo. Sento il dovere morale e sociale di chiarire la mia posizione», spiega l’ufficiale della capitaneria di porto candidato ora in Toscana, al Senato, per l’M5S.

«Si tratta - prosegue De Falco - di una situazione difficile che la mia famiglia sta attraversando in conseguenza dell’avvio del procedimento legale di separazione tra me e mia moglie, separazione che ha avuto inizio più di un anno e mezzo fa. Le difficoltà di trovare un accordo economico tra le parti e la tensione che ne deriva è il motivo scatenante dell’episodio di un recente alterco». Lite che, ribadisce De Falco «non mi ha visto attore di violenze, ingiustamente attribuite alla mia persona, nei confronti dei miei familiari».

Di Maio: la signora De Falco denunci, così accerteremo fatti

«Oggi la prima cosa che ho fatto è stato chiamare Gregorio De Falco - ha detto Di maio a Domenica Live - il comandante che disse a Schettino “Risali a bordo”, sulla Costa Concordia, e gli ho chiesto se fosse vero (che ha picchiato moglie e figlia, ndr.): lui ha smentito a me e pubblicamente. Ma la violenza sulle donne non è mai accettabile: chiedo quindi alla signora di inoltrare la denuncia in modo tale che possiamo accertare poi i fatti. Così che possiamo verificare se c’è stato un caso di aggressione».

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