Costretta dal marito ad avere rapporti sessuali in gravidanza, contro il parere del medico. Ricattata dall’uomo che «non avrebbe più speso soldi» per il cibo. È quanto è emerso oggi dal racconto choc della moglie di un cittadino marocchino di 33 anni- recluso in carcere a Brissogne - a processo per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. «Diceva che il Corano obbliga la donna ad ascoltare sempre il marito», ha riferito la donna in aula.

I fatti, scrive l’Ansa, risalgono al 2017, in un comune limitrofo ad Aosta. I rapporti «non consenzienti» in quel periodo sono stati «una decina in tutto. Diceva che se avessi voluto dormire a letto, allora avrei dovuto avere rapporti. Per cui a volte mi mettevo a riposare sul divano, e alla fine del Ramadan ho chiesto ospitalità alla mia vicina». Nonostante i richiami all’Islam, «mio marito non è praticante, prega una volta l’anno quando c’è il Ramadan», ha sottolineato la donna.

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