Conto alla rovescia in vista delle elezioni del 4 marzo, solo 48 ore e poi sarà silenzio elettorale. E nel centrodestra si sparano le ultime cartucce per guadagnare solo un voto in più, anche rispetto all’alleato. Lo stesso evento unitario di giovedì al tempio di Adriano (appuntamento alle 15), rientra in una mirata strategia, quella che guarda al bene della coalizione.

Intanto il leader di Forza Italia ha ribadito che il nome del candidato premier in caso di vittoria: «Il nostro primo nome è quello di Antonio Tajani, attuale presidente del Parlamento Europeo». Lo ha detto ospite della Tribuna elettorale su Rai 2. «Il presidente del Parlamento europeo ha una grande responsabilità. Ma Antonio, che con me ha fondato Forza Italia, - ha aggiunto - è la persona migliore per ricoprire un ruolo così importante per il nostro paese».

Poi l’affondo al M5S: «Il governo che hanno presentato è una comica assoluta. Qualcuno mi ha chiesto cosa gli consiglierei, ho risposto che gli consiglio di studiare e tornare tra 20 anni, magari allora potranno anche candidarsi per governare il Paese, ma non certo adesso».

Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni saranno giovedì insieme sullo stesso palco potrebbe effettivamente, dicono gli esperti, per giocare a favore del progetto comune. Il modello è quello della Sicilia, il cosiddetto “patto dell’arancino” spiegano i ben informati, ha aiutato la causa di Nello Musumeci, e anche in questo caso potrebbe mettere a tacere le voci su una coalizione insieme ma divisa, pronta a sfaldarsi il 5 marzo.

La rivalità è però palpabile, la sfida è aperta tra i contendenti e sulla premiership sarà giocata fino all’ultima carta disponibile. Sia Berlusconi che Salvini sono convinti che il centrodestra vincerà le elezioni, arrivando a una maggioranza in grado di governare il paese. L’obiettivo è prevalere l’uno sull’altro, anche perché, sottolinea caustico lo stesso Salvini: «Noi non siamo mica un gruppo musicale, mica siamo i Pooh che devono cantare insieme. Abbiamo un programma comune e domani saremo insieme».

Berlusconi continua la sua parata in tv e radio e non si stanca di ripetere che sarà Forza Italia a “trainare” la coalizione. «L’unico voto utile che serve per avere un governo stabile è quello per Forza Italia e il Centrodestra» anche perché «se ami l’Italia, voti Forza Italia» dice. Di contro Salvini replica con convinzione: «La Lega supererà il 15 per cento e sarà la prima forza del centrodestra» dice il leader del Carroccio.

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