Il Movimento 5 Stelle si impone principalmente nelle regioni del Sud e nelle isole, dove conquista i collegi uninominali sia al Senato che alla Camera. In Sicilia e Sardegna i big degli altri partiti vengono schiantati. Il centrodestra, invece, risulta la coalizione in testa nel centronord, Matteo Salvini sfonda nelle valli lombarde. Il Pd, che registra un deciso calo di partito e di coalizione, conquista solo due regioni, la Toscana di Matteo Renzi e il Trentino Alto Adige della ministra uscente Maria Elena Boschi.

BOOM DEL M5S IN SICILIA

Exploit del M5S in Sicilia dove il movimento di Di Maio sfiora, a metà scrutinio, il 48,3% per cento dei voti. Nell’uninominale il M5S ha vinto tutti i 28 collegi uninominali (19 alla Camera e 9 al Senato), esattamente come accadde nel 2001 al centrodestra che vinse 61 collegi su 61. «Siamo la prima forza politica della Sicilia con quasi il 50% dei voti; abbiamo confezionato un bel cappotto agli avversari: 28 a 0; abbiamo vinto in tutti i collegi uninominali dell’Isola» dice il deputato cinquestelle dell’Assemblea regionale siciliana, Giancarlo Cancelleri, che alle scorse regionali si è piazzato alle spalle di Nello Musumeci nella corsa a governatore. La coalizione di centrodestra è vicina al 30 per cento dei voti, con Forza Italia tra il 20 e il 21 per cento, seguito dalla Lega al 5 per cento circa. Batosta per il centrosinistra che si attesta sul 14-15 per cento.

IN CAMPANIA E BASILICA VOLANO I GRILLINI

Schiacciante la vittoria dei 5s in Campania, nel quale spicca il plebiscito di Napoli, con Roberto Fico che nel suo collegio uninominale porta a casa il 58 per cento. Il Pd si ferma sotto al 20 per cento, al terzo posto. Significativa la sconfitta dem in Basilicata, dove il partito si attesta al 17%. In particolare è stata netto il ko della coalizione di centrosinistra nell’unico collegio uninominale al Senato: a scrutinio completato in 540 sezioni su 681, Gianni Pittella è al 22,5%, lontano dal 41,3 del vincitore Saverio De Bonis (M5S) e distaccato anche dal candidato del centrodestra Pasquale Pepe (26,3).

NELLE MARCHE AVANTI IL CENTRODESTRA

Nelle Marche spicca Macerata, dove a un mese dalla tentata strage razzista di Luca Traini, che a suo tempo candidato per la Lega, con 168 sezioni scrutinate su 270 il centrodestra risulta in testa nell’uninominale della Camera con il partito di Matteo Salvini primo per consensi.

A TORINO IL PD È PRIMO PARTITO

Risultato atipico a Torino, città dove a pochi seggi ancora da scrutinare il Pd si conferma il primo partito della coalizione con il 26,44% seguito da M5S che si attesta al 23,5%. La Lega con il 16,9% è il terzo partito del capoluogo piemontese, Forza Italia al 12.1% Complessivamente la coalizione di centro sinistra conquista il 33,6% quella di centro destra il 33,1% Alla Camera, nei collegi uninominali, Il Pd vince in centro città e in periferia, a Mirafiori, rispettivamente con Andrea Giorgis e Stefano Lepri. Alla Camera, nei collegi uninominali, Il Pd vince in centro città e in periferia, a Mirafiori, rispettivamente con Andrea Giorgis e Stefano Lepri seguiti entrambi da candidati del centro destra, Marco Francia e Paolo Greco. Negli altri due collegi cittadini, si profila la vittoria del centrodestra, con Roberto Rosso di Fi, seguito dal pentastellato Domenico Fioravanti, unico candidato di M5S che si piazza al secondo posto a Torino, e Augusta Montaruli di FdI seguita da Paola Bragantini del Pd. Per quanto riguarda il Senato, nel collegio di Torino città, in testa il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus per il Pd seguito da Paola Gilberto della Lega mentre nel secondo collegio cittadino, che racchiude anche la provincia torinese, vince Roberta Ferrero per la Lega, sconfitta per Stefano Esposito del Pd.

Il Pd è il primo partito anche a Milano con il 26,96%, +Europa supera l’8% e la coalizione di centrodestra è in vantaggio ma di un solo punto, mentre il Movimento 5 Stelle si ferma al 17,84%: con 909 sezioni scrutinate su 1139 nel collegio plurinominale Lombardia 1-03 della Camera, la Lega (16,7%) ha superato Forza Italia (15,6%) e il centrodestra arriva al 37,5%, mentre il centrosinistra si ferma al 36,56%.

Nei 5 collegi uninominali della Camera del capoluogo lombardo, a Milano centro Bruno Tabacci (+Europa) è in vantaggio su Cristina Rossello (Forza Italia) e su Laura Boldrini (LeU), superata anche dal candidato del M5S Alberto Bonisoli, mentre negli altri quattro in due sono in vantaggio i candidati del Pd Lia Quartapelle e Mattia Mor e in due quelli del centrodestra Igor Iezzi (Lega) e Federica Zanella (Forza Italia). Per quanto riguarda i 3 collegi uninominali del Senato, sono in vantaggio Tommaso Cerno (Pd), Maria Cristina Cantù (Lega) e Salvatore Sciascia (Forza Italia).

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TOSCANA “MENO ROSSA”

Toscana meno rossa, con il Pd che pur riuscendo a imporsi con il 30% alla Camera e al Senato è avanti di poche lunghezze rispetto a un exploit del centrodestra grazie soprattutto alla Lega nord che raggiunge il 17% (contro lo 0,77% ottenuto nel 2013) in entrambe le camere, mentre M5s si conferma il secondo partito a quota 24%. Non sfonda Leu che non va oltre il 4,31 alla Camera. Dalle urne esce ridimensionata Fi, che si attesta intorno al 10% mentre nella tornata del 2013 era tra il 17 e il 18%, mentre Fdi è a quota 4%. Alla Camera il centrosinistra si attesta al 34,5% e il centrodestra al 31,86%. Il centrodestra è addirittura avanti nei collegi uninominali di Lucca, Pistoia, Prato, Arezzo, Grosseto, Pisa e Massa. A Siena il ministro Pier Carlo Padoan è eletto con il 36,2% davanti al candidato leghista Claudio Borghi a 32,3. Nel collegio di Sesto Fiorentino Roberto Giachetti è al 35,2% contro il candidato del centrodestra Manola Aiazzi al 25,1%. Nell’Empolese il ministro Luca Lotti si attesta al 40,90% in netto vantaggio rispetto al candidato del centrodestra Ciraolo al 26,73. Al Senato la coalizione di centrosinistra è al 34,45%, mentre il centrodestra a quota 32,15%. Nel collegio uninominale di Pisa il candidato del centrodestra Rosellina Sbrana supera il ministro Valeria Fedeli con 32,08, a Livorno il candidato del centrodestra Roberto Berardi davanti al sottosegretario Silvia Velo. A Firenze, Matteo Renzi (con il 43,9%) batte il leghista Alberto Bagnai al 24,6. Al Senato Il centrosinistra ha vinto nei collegi di Firenze, Sesto Fiorentino e Arezzo. Nessun collegio uninominale vinto dal M5s.

D’ALEMA SCONFITTO IN PUGLIA

Confermata la sconfitta di Massimo D’Alema nel suo collegio storico salentino di Nardò dove corre per l’uninominale al Senato per Leu. Per lui la percentuale si ferma al 3,9%, poco sopra la media regionale presa dal partito di Grasso, ed è ultimo tra i candidati. Nel collegio vince, come quasi ovunque in Puglia, il candidato del M5s, Barbara Lezzi (39.84%), secondo è il candidato del centrodestra, Luciano Cariddi (35,17%), e terza la candidata del centrosinistra, Teresa Bellanova, viceministro uscente del Pd che ha ottenuto il 17.2%

LA LEGA SFONDA IN VENETO

Il centrodestra vince tutto in Veneto - regione con l’affluenza record (78,85% degli aventi diritto al Senato e 78,72% alla Camera) - dove raggiunge il 48,16%. Tra le figure di spicco ad essere elette all’uninominale c’è Renato Brunetta (Fi) (collegio di san Donà di Piave nel veneziano) ma a segnare un’autentico exploit è la Lega che conquista Venezia e segna il 32,2% delle preferenze con una crescita esponenziale rispetto all’11% delle precedenti politiche del 2013 risultato segnato da Forza Italia che ha visto invertiti i ruoli (10,88%). Secondo il M5s che registra un 24,5% mentre è crollo per il Pd che mai, con il 16,5, è stato così in basso. Nel 2013 aveva fatto il 23%.

IN UMBRIA IL CENTRODESTRA FA IL PIENO DI COLLEGI

In Umbria, vittoria del centro destra che fa suoi tutti i collegi uninominali. Netta sconfitta del Pd che deve registrare la mancata elezione alla Camera, tra l’altro, dell’ex ministro Cesare Damiano e del sottosegretario Gianpiero Bocci.

Al Senato, nel collegio di Perugia, Franco Zaffini, FdI, ha ottenuto il 36,1% dei voti contro il 29,8 del parlamentare uscente del Pd Giampiero Giulietti. In quello di Terni Donatella Tesei, Lega, si attesta al 38,3% precedendo Marco Moroni, M5S, al 27,8% e Simonetta Mignozzetti, Pd, 25,7%. Alla Camera, nel collegio di Perugia Emanuele Prisco ottiene il 34,4% dei voti a fronte del 31 del segretario regionale del Pd Giacomo Leonelli. In quello di Foligno Riccardo Augusto Marchetti, Lega, è al 37,7% contro il 27,6% di Gino Proietti Di Manici, M5S, e il 27 di Bocci. Nel collegio di Terni Raffaele Nevi, FI, ottiene il 37,4% contro il 28,8 di Lucio Riccetti, M5S, e il 25,4% di Cesare Damiano.

Nel proporzionale del Senato, il centrodestra si attesta al 37,4% con la Lega al 20,6 e Forza Italia all’11,7 mentre il centrosinistra ottiene il 27,9% con il Pd, capolista Matteo Renzi, al 25,9 superato dal M5S al 26,3. Alla Camera, sempre nel proporzionale, il centrodestra sta ottenendo il 37% dei voti (Lega al 20,6 e FI all’11,6) contro il 27,6% del M5S (27,1 come movimento) e il 27,3% del centro sinistra (con il Pd al 24,7). Leu al Senato si ferma invece al 3% e al 2,9 alla Camera

IN VAL D’AOSTA

La trentunenne Elisa Tripodi, consulente assicurativo di Aosta, è la prima donna valdostana a essere eletta in Parlamento. Candidata nelle fila del Movimento 5 stelle alla Camera, ha ottenuto 15.999 voti, pari al 24,1%, precedendo Alessia Favre, ex presidente dell’Uvp, presentata dalla forze autonomiste di governo regionale, che ha avuto 14.429 preferenze (21,7%). Ad Aosta il Movimento 5 stelle è il primo partito con il 24% dei voti, davanti alle due coalizioni autonomiste e alla Lega Nord (17,6%).

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