Milano ci ha preso gusto, peccato forse che la sveglia, in Eurolega, sia suonata troppo tardi. L’AX Armani vince 86-77 in Russia, in casa del Khimki, e per la prima volta – in occasione del 25° turno - sconfigge una delle prime otto della classifica europea. Un’impresa generata dalla miglior prova difensiva della squadra di Simone Pianigiani, mentre in attacco ci pensa Andrew Goudelock che, al cospetto del capocannoniere Alexey Shved, ci tiene a mostrare di non valere meno del russo, diretto verso il Trofeo Alphonso Ford, dedicato all’indimenticato bomber di Siena e Pesaro. I 26 punti della guardia americana sono però soltanto la ciliegina sulla torta di una prova di squadra, con Kuzminskas (15) e in particolare Jerrells (14) protagonisti.

Eurolega da onorare

La terza vittoria in una settimana dice che l’umiliazione in Coppa Italia contro Cantù ha avuto effetto, ma in generale l’Olimpia del 2018 ha cambiato passo in Eurolega, dove ha vinto cinque delle dieci gare, scacciando lo spettro dell’ultimo posto, visto che a cinque turni dalla fine ci sono tre vittorie di vantaggio (e lo scontro diretto a favore) sull’Efes Istanbul. Sono però sfumati gli stessi playoff, dato che il Maccabi, ottavo, ha otto punti di vantaggio e il 2-0 sull’AX Armani. «Vogliamo onorare l’Eurolega – dice Pianigiani – e vogliamo finirla in crescendo. Questa vittoria è una bella soddisfazione per la squadra, che ha sempre avuto la faccia giusta».

C’è anche la difesa

I meriti di Milano, infatti, questa volta sono evidenti, visto che in un paio di occasioni si sarebbe potuta sciogliere, ma non succede. Senza Theodore, l’AX Armani parte bene orchestrata da Cinciarini, e con Goudelock (12 in 8’) e Kuzminskas a finalizzare (20-32). A rimettere il Khimki in partita non è l’atteso Shved, bensì l’ex di turno Charles Jenkins (11), che una scarica da 8 punti in fila del genere non l’aveva mai mostrata con la maglia di Milano. E’ il via del tira e molla, con il 16-2 di Cinciarini e Micov a cavallo dell’intervallo (39-52) e con la risposta di Shved, con un gioco da quattro punti per suonare la carica (55-54). Ad entrare in gioco è il fattore meno previsto, la difesa di Milano, fin qui la peggiore dell’Eurolega: 8 punti concessi in 7’ di quarto periodo, ed ecco la fuga con i canestri di classe di Goudelock e Jerrells (69-78). Un vantaggio tale da ridurre gli effetti di un paio di palle perse di Goudelock (75-78), anche perché lo stesso Mini Mamba e Jerrells, di nuovo a giochi rotti, mettono in cassaforte la nona vittoria. Che tornerà buona soprattutto per il morale e per il futuro in campionato.

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