Milano è musa e amica, amante docile e paziente e, non in ultimo, insignita del titolo di «Città creativa Unesco per la Letteratura». La terza giornata di Tempo di Libri vuole raccontare la città dal Novecento al giorno d’oggi: un viaggio interessante che porterà i visitatori a scoprire i passaggi e le vicissitudini che hanno portato Milano a regalare momenti di elevata esposizione letterari anche grazie a personalità di spicco come Alda Merini. Non solo attraverso le parole, ma anche tramite la cucina, l’ambiente e l’innovazione.

Milano da amare

Sguardi da prosa, infatuazioni di poesia, versi narrati e ritmati si incontrano per un’ode alla città che ospita la manifestazione. Una storia in divenire e un omaggio a chi l’ha fatta grande negli anni. Iniziamo quindi questa giornata con un appuntamento stimolante: alle 11.30, presso lo Spazio Incontri, si terrà un vivace approfondimento su una tematica molto interessante. «Architettura e filosofia: migrazioni, città, immaginazioni», questo, il titolo della conferenza in cui, Leonardo Caffo e Azzurra Muzzonigro – in compagnia di Stefano Boeri e Adrian Paci – parleranno di ciò che è accaduto a seguito del fallimento delle politiche del ‘900. Dipingeranno uno scenario di grande trasformazione che attenderà questa nuova generazione: carenza delle risorse, sovrappopolazione e flussi migratori ci rivedranno nomadi e pensatori. Qui, due grandi tematiche si confronteranno cercando di capire dove, come e perché lo scenario che si prospetta potrebbe stravolgere il nostro modo di rapportarci all’ambiente che ci circonda e agli altri.

Non solo grandi spazi

Alle 17.30, invece, in Sala Brown 2, Francesco Piccolo e Silvia Avallone, ci guideranno in un viaggio intimo e sussurrato fatto di stasi e riscoperta: le città della letteratura. Soprattutto della provincia, dove gran parte della letteratura italiana del Novecento è ambientata. Al centro dell’incontro, ricordi e pensieri, riflessioni e analogie tra città e romanzi con crescente emozione.

Milano e uno dei suoi simboli

Per rendere poi nuovamente omaggio alla città di Milano, non c’è miglior modo che partecipare all’incontro con Giangiacomo Schiavi e Isabella Bossi Fedrigotti alle 20.00, presso lo spazio Sala Amber 3. Il motivo è semplice, parlare di un luogo caro a cittadini e pendolari: il Naviglio. All’ombra di mio padre: infanzia milanese e Le foglie di San Siro sono le opere di estrema delicatezza in cui Alberto Vigevano descrive una città diversa, ma soprattutto ancora in trasformazione.

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