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Adriatico, il mare dell’intimità

Adriatico, il mare dell’intimità
Per la prima volta mille reperti da musei italiani, croati, sloveni e montenegrini, per raccontare a tutti, con gli occhi dell’archeologia subacquea, le rotte, i paesaggi, gli uomini e le storie del mare Adriatico
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«Il Mediterraneo è il mare della vicinanza, l'Adriatico è il mare dell'intimità». La nota definizione di Predrag Matvejevi? in ”Breviario Mediterraneo« è il manifesto della mostra allestita al Salone degli Incanti di Trieste fino al primo maggio che parte dall'archeologia subaquea per raccontare una comunità storica, naturale e culturale cresciuta nei millenni sulle due rive del mare che separa simbolicamente l'Ovest dall'Est dell'Europa.

Una rete fittissima di porti, commerci, trasporti, oggetti, minerali, animali, uomini, opere d'arte, merci di ogni genere, ma anche un percorso di guerre e migrazioni, che ha lasciato tracce sulle coste e sui fondali, oltre che nella comune memoria, e che va dall'epoca preromana all'età moderna.

Allestita come un percorso tematico su uno spazio di oltre duemila metri quadrati,

”Nel mare dell'intimità« per la prima volta mette insieme conoscenze e reperti dei paesi europei che si affacciano sull'Adriatico: Italia, Croazia, Slovenia e Montenegro, coinvolgendo oltre sessanta Istituzioni culturali e cinquanta studiosi.

Ci sono antiche mappe che insieme ai progressi della cartografia registrano l'influenza della Serenissima: quasi tutto il mare fino al canale d'Otranto era indicato come ”golfo di Venezia« e ancora ne restano le tracce nel dialetto istro-veneto parlato da Chioggia alla Dalmazia; ci sono 22 modelli di imbarcazioni che in tutti i tempi lo hanno solcato, e anche relitti e attrezzature di bordo recuperate dai suoi fondali: anfore, vetri lavorati, attrezzi nautici e opere d'arte: un migliaio di reperti provenienti dai numerosi giacimenti sommersi su entrambe le sponde.

L'ambiente, allestito come la stiva di un'antica nave, è diviso in aree tematiche: Lo spazio Adriatico, I porti e gli approdi, Le navi, Le merci, Gli uomini, Le attività, Le guerre, I luoghi sacri, Le migrazioni e La ricerca sotto il mare.

Sono fili conduttori che portano su rotte antiche, di cui il mare ha conservato memorie concrete e oggi sorprendenti per la ricchezza e la varietà, e sono, anche, testimonianze di una vita quotidiana perduta: le lagune e i fondali hanno restituito piatti, sestanti, statuette votive, sementi e ancore, che raccontano un mondo interconnesso.

Lo spazio che circonda il corpo centrale dell'allestimento raccoglie i reperti di maggiori dimensioni: la riproduzione della sezione della nave di Zambratija, la nave cucita piu? antica del Mediterraneo, lo zoppolo di Aurisina, una marotta, la prua del sommergibile Medusa, affondato nel 1915 al largo delle Bocche di Lido, a Venezia, colpito dal siluro lanciato dal sottomarino U-11, tre cannoni in bronzo, il sommergibile Molch, e la ricostruzione scala 1:1 della sezione trasversale del relitto della Iulia Felix, ritrovata al largo di Grado, con parte del suo carico orginale.

Ci sono poi le opere d'arte: la replica dell'Apoxyomenos, l'opera bronzea nota anche come l'atleta della Croazia, rinvenuta nel 1999 a Est di Lussino, il Navarca di Aquileia, la statua funeraria in marmo di un ammiraglio ispirata ai modelli eroici della Grecia classica, ma risalente al I secolo d.C. e tanti altri esempi del mondo cosmopolita. di un tempo.

Le sinergie che hanno reso possibile la mostra non finiscono con la conclusione dell'allestimento, che è un punto di partenza per altre iniziative e altri progetti, e propone una necessaria riflessione sul futuro del patrimonio sommerso e sull'archeologia subacquea. Molte cose sono state pensate per sopravvivere dopo la mostra: lo studio di vari nuclei di materiali, gli interventi di restauro di altri, varie installazioni del percorso avranno una vita ben più lunga. Ad esempio la riproduzione a grandezza naturale della sezione trasversale della nave di Grado, con il carico originario di anfore riutilizzate per il trasporto di salse e conserve di pesce costituirà il primo nucleo dell'allestimento del

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