Affreschi medievali risalenti all’epoca tra XI e XII secolo sono emersi durante i lavori di restauro della chiesa di San Costanzo al Monte, nel Comune di Villar San Costanza. La Provincia (che insieme alla diocesi di Saluzzo è proprietaria dell’antica chiesa) e la Sovrintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio regionale parlano di “scoperta importantissima”.

L’edificio è tra i più significativi del romanico piemontese, già studiato a fondo soprattutto per la parte archeologica e architettonica dall’ente di tutela, ma, con la rimozione di parte della pavimentazione soprastante l’ampia chiesa inferiore (cripta), lungo la parete laterale sud è stata rinvenuta “una fascia ad affresco, nascosta a seguito della costruzione delle volte, in condizioni insperate di conservazione”.

Si tratta di episodi della vita di Gesù secondo la narrazione dei Vangeli dell’infanzia, dentro cornici a nastro, stilisticamente ascrivibili alla fase romanica dell’edificio fra XI e XII secolo.

Scrive la Provincia: “Il ritrovamento è importantissimo per la qualità delle pitture, ma anche in considerazione del panorama frammentario e discontinuo della pittura romanica piemontese. I dipinti murali rinvenuti lasciano presumere una fascia decorativa più ampia che corre alla stessa altezza sull’intero perimetro interno, che porterà nuovi elementi per la ricostruzione delle diverse fasi costruttive della chiesa”.

Il Soprintendente Egle Micheletto: “Nuove opportunità di conoscenza e studio nascono da questo importante ritrovamento”. Il vescovo Monsignor Cristiano Bodo, informato dal parroco don Carlo Cravero, si è rallegrato di questo meraviglioso ritrovamento: “Sono molto soddisfatto dei lavori compiuti e delle sinergie delle forze intervenute. I dipinti ritrovati ci stimolano nella crescita della fede e ci impegnano come Chiesa nel custodire tale dono.”

La Soprintendenza e i tecnici incaricati sono già al lavoro per definire soluzioni progettuali che permettano lo scoprimento e la fruizione del nastro dipinto senza ostacolare l’utilizzo liturgico dell’aula ecclesiale. I lavori in corso sono stati sostenuti da Fondazioni bancarie Crc, Crt e Compagnia SanPaolo, oltre ai contributi statali gestiti dalla Provincia e fondi dell’8xmille della Chiesa Cattolica gestiti dalla Diocesi di Saluzzo. Non solo: il Mibact (ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) ha stanziato, a partire dal 2019, un sostanzioso finanziamento che servirà a completare i lavori di restauro e a restituire finalmente al pubblico “uno dei più importanti complessi monumentali del Piemonte” Oggi per motivi di sicurezza il cantiere è interdetto al pubblico.

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