Prima giorno di consultazioni. Meloni: “Premier al centrodestra”. Grasso: “Pronti al dialogo con M5s”

Il presidente della Camera Fico arriva a piedi al Quirinale: «È la seconda volta, stiamo facendo allenamento, abbiamo migliorato un po’...»

Prima giorno di consultazioni.  Meloni: “Premier al centrodestra”. Grasso: “Pronti al dialogo con M5s”

Con l’incontro di Fratelli d’Italia si è conclusa la prima giornata della Consultazioni, in attesa di domani (giovedì 5 aprile) che sarà il momento della verità quando al Colle saliranno il Partito democratico, Forza Italia, Lega e i M5s. Si parte alle 10 con i Dem. Alle 11 sarà la volta di Forza Italia con i capigruppo di Camera e Senato, Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini, accompagnate da Silvio Berlusconi. Alle 12 la Lega con i capigruppo di Camera e Senato, Giancarlo Giorgetti e Gian Marco Centinaio accompagnati da Matteo Salvini, segretario del Carroccio. A chiudere la giornata i grillini alle 16:30. A un mese dalle elezioni Di Maio ha dettato le condizioni: «Pronti a un accordo con Lega o Pd, ma non con Berlusconi».

Qui il racconto in diretta della giornata

18:30 - Fratelli d’Italia

Le consultazioni si sono chiuse con Stefano Bertacco e Fabio Rampelli, rispettivamente presidente del Gruppo parlamentare “Fratelli d’Italia” del Senato e della Camera accompagnati da Giorgia Meloni, capo della forza politica “Fratelli d’Italia” che ha detto: «Non siamo disponibili a far parte di un governo che non mantenga compatto il centrodestra» aggiungendo chiederà alla sua coalizione «che si presenti insieme se ci sarà un secondo giro delle consultazioni».

17:30 - Gruppo misto della Camera

La giornata continua con Federico Fornaro, presidente del Gruppo Misto della Camera, con Guglielmo Epifani, vicepresidente del Gruppo parlamentare Misto e coordinatore di “Liberi e Uguali”, Manfred Schullian, vicepresidente del Gruppo Misto e coordinatore delle “Minoranze Linguistiche”, Maurizio Lupi, vicepresidente del Gruppo Misto e coordinatore di “Noi con l’Italia”, Beatrice Lorenzin, vicepresidente del Gruppo Misto e rappresentante della “Civica Popolare” e Alessandro Fusacchia, vicepresidente del Gruppo Misto e rappresentante della componente “+Europa-Centro Democratico”. «Pur nella diversità delle posizioni politiche i deputati del Gruppo Misto della Camera hanno offerto al presidente Mattarella la massima collaborazione per la soluzione a una crisi difficile e complessa. Essendo la nostra una democrazia parlamentare il Parlamento è il luogo dove cercare la soluzione alla crisi» dice interlocutorio Fornaro.

16:45 - Gruppo parlamentare misto del Senato

Loredana De Petris, presidente del Gruppo parlamentare Misto del Senato, insieme a Riccardo Nencini, vicepresidente del Gruppo Misto e coordinatore della componente socialista, con Pietro Grasso, come coordinatore di Liberi e Uguali: «Avendo escluso qualsiasi dialogo con le forze di centrodestra, quelle con cui possiamo aprire un confronto sui temi e i contenuti sono tutte le altre forze riformiste. Se M5s affronta certi temi comuni non potremo che dare il nostro sostegno».

«Chi ha vinto le elezioni adesso si assuma l’onore di governare il Paese magari sfumando, me lo auguro per il Paese, alcune posizioni non sostenibili assunte in campagna elettorale. Noi abbiamo perso le elezioni, la vicenda è chiusa». È la posizione di Emma Bonino, leader di +Europa.

16:30 - Le Autonomie del Senato

Dopo Napolitano, le consultazione al Colle sono riprese alle 16.30 con l’incontro di Mattarella con il gruppo parlamentare delle Autonomie rappresentato da Juliane Unterberger, presidente del Gruppo parlamentare per le Autonomie (SVP-PATT,UV) del Senato, accompagnata da Dieter Steger, vicepresidente vicario (SVP) e da Albert Lanièce, vicepresidente (UV). «Per noi sarebbe importante un governo con un approccio europeista, che abbia l’obiettivo di tutelare le minoranze linguistiche e gli statuti speciali. Siamo in otto e disponibili a votare un governo che rispetti questi valori», così al termine del colloquio.

12:30 - Napolitano da Mattarella

Il Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, è arrivato al Quirinale per incontrare il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, nell’ambito delle consultazioni per la formazione del nuovo governo.

11:40 - Labriola (FI): “Vergognosi i veti del M5S”

«Le parole pronunciate da Luigi Di Maio, alla vigilia dell’avvio delle consultazioni del Capo dello Stato, avevano quale unico scopo quello di rasserenare l’inquieta base pentastellata - scrive in una nota Vincenza Labriola, parlamentare di Fi -. Il Movimento, che sembra a tratti tentato dall’ipotesi di collocarsi comodamente all’opposizione in una legislatura che si preannuncia complessa e precaria, accetti l’idea che tutte le parti politiche, espressione dei cittadini, hanno pari dignità, e che è assolutamente inconcepibile che un leader pretenda di escludere dal confronto per la formazione del nuovo esecutivo Silvio Berlusconi e Forza Italia»

11:36 - Furlan (Cisl): “Assurdo tornare al voto”

«Bisogna assolutamente rispondere in modo positivo all’appello alla responsabilità fatto da presidente Mattarella, nessuno si può tirare indietro». Lo ha detto la leader della Cisl Annamaria Furlan, a margine di un’iniziativa del sindacato, a Palermo. «Andare di nuovo al voto rischia di fare perdere tempo ulteriore a un Paese - ha detto - dove inizia a esserci un po’ di crescita, ma non strutturale e non sufficiente, per cui c’è bisogno di un Governo che si occupi della crescita».

11:30 - Fico arrivato al Colle a piedi

Roberto Fico è salito al Quirinale a piedi insieme al Segretario generale, Lucia Pagano, e al capo del cerimoniale di Montecitorio. Ai giornalisti che lo hanno seguito lungo la ripida salita di via della Dataria ha detto scherzando: «È la seconda volta, stiamo facendo allenamento, abbiamo migliorato un po’...». Si è trattenuto un quarto d’ora e ha lasciato il palazzo senza rilasciare dichiarazioni.

10:30 - Casellati al Quirinale

La presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati è arrivata al Quirinale. Iniziano così le consultazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la formazione del nuovo governo

10:13 - Carfagna: “Basta bullismo politico da parte dei grillini”

«Il M5S è arrivato secondo alle elezioni, dietro alla coalizione di centrodestra, e non ha i numeri per governare da solo. È difficile quindi che possa essere Di Maio il premier- così Mara Carfagna, vicepresidente della Camera dei deputati di Forza Italia, in un’intervista a Qn -Sicuramente non lo sarà fintanto che avallerà questo bullismo politico del “o io o niente”, un metodo fondato sulla sopraffazione di un partito sugli altri».

9.25 - Tajani (Forza Italia): “Partiamo dall’incarico a Salvini”

A proposito delle consultazioni Antonio Tajani parlando a Radio Anch’io spiega: «Di Maio non è il vincitore delle elezioni, ha vinto la coalizione di centrodestra che è solida e si candida a governare. Se Di Maio o il Pd vogliono sostenere il centrodestra è un’altra cosa, ma noi partiamo dall’incarico a Salvini».

9:00 - Giorgetti (Lega): “Compatibili con M5S, non con il Pd”

La linea della Lega la detta Giancarlo Giorgetti che intervenendo su radio Capital spiega: «Sui capisaldi del programma di centrodestra diremo che siamo disposti a discutere con chiunque, si può ragionare con il M5s sui punti di compatibilità, questa la deve verificare il presidente della Repubblica. Se no, si vedranno le altre opzioni e se no, elezioni». «Nei confronti del Pd la pregiudiziale non la poniamo, ma constatiamo che il Pd e stato bocciato dagli elettori», ha aggiunto l’esponente della Lega.

8:00 - M5S, l’idea del contratto convince gruppi

«Berlusconi? Non gli rispondo neppure quando mi chiama in anonimo». Con questa battuta Luigi Di Maio sembra aver convinto anche l’ultimo degli scettici tra i parlamentari M5S riuniti in assemblea per comunicare la linea che seguirà il movimento alle consultazioni per il governo. «Non si è parlato di accordi, intese o alleanze ma di contratti cosa che, come noto si firmano con quelli di cui non ci si fida», sottolinea un parlamentare presente alla riunione che ha parlato di un’assemblea molto positiva in cui hanno parlato a lungo anche i nuovi eletti. Ad essere apprezzato è stato in particolare il chiarimento sul fatto che le interlocuzioni non avverranno con FI e non solo con Silvio Berlusconi ma con tutta la forza politica, hanno precisato ancora i parlamentari contattati al termine dell’assemblea.

I perché dei nostri lettori

Mio padre e mia madre leggevano La Stampa, quando mi sono sposato io e mia moglie abbiamo sempre letto La Stampa, da quando son rimasto solo sono passato alla versione digitale. È un quotidiano liberale e moderato come lo sono io.

Mario
I perché dei nostri lettori

Perché mio papà la leggeva tutti i giorni. Perché a quattro anni mia mamma mi ha scoperto mentre leggevo a voce alta le parole sulla Stampa. Perché è un giornale internazionale.Perché ci trovo le notizie e i racconti della mia città.

Paola, (TO)
I perché dei nostri lettori

Leggo La Stampa da quasi 50 anni, e ne sono abbonato da 20. Pago le notizie perché non siano pagate da altri per me che cerco di capire il mondo attraverso opinioni autorevoli e informazioni complete e il più possibile obiettive. La carta stampata è un patrimonio democratico che va difeso e preservato.

Anonimo
I perché dei nostri lettori

Ho comprato per tutta la vita ogni giorno il giornale. Da due anni sono passato al digitale. Abito in un paesino nell'entroterra ligure: cosa di meglio, al mattino presto, di.... un caffè e La Stampa? La Stampa tutta, non solo i titoli....E, visto che qualcuno lavora per fornirmi questo servizio, trovo giusto pagare un abbonamento.

Sandro, Garlenda (SV)
Video del giorno

Pescara, Giorgia Meloni chiude la kermesse di FdI: la diretta

La guida allo shopping del Gruppo Gedi