Istruzioni su come costruire ordigni artigianali e indicazioni per raggiungere lo Stato Islamico e unirsi alle file dei combattenti del Califfato. Questi i messaggi pubblicati dal minorenne, italiano ma di origini algerine, scoperto dalla Polizia postale di Trieste e delle Digos del capoluogo friulano e di Udine.

In un video, diffuso sul suo canale “Telegram”, il ragazzino spiegava quanto fosse facile creare una bomba: «Semplice no, il fratello ci ha messo 15 minuti» aggiungendo che «il materiale è roba semplice che compri al supermercato».

In un altro messaggio, il minorenne chiedeva agli altri utenti: «Salve, come faccio a far passare una cintura esplosiva attraverso le porte automatiche?«. La risposta gli è arrivata in lingua araba: «Si tratta di un materiale plastico inodore per cui è impossibile che venga scoperta sia dai cani addestrati che dagli apparati di controllo degli aeroporti. E´ possibile che superi i controlli dell´aeroporto con la stessa facilità con cui vengono superati da qualsiasi pezzo di plastica. Con la volontà di Allah ne parleremo dettagliatamente nei prossimi giorni dando indicazione su come fabbricarlo».

Il ragazzino, nonostante la sua età, si proponeva anche come figura di raccordo con organizzazioni terroristiche internazionali, allo scopo di aiutare e assistere i combattenti che intendevano recarsi nei territori di guerra. In un messaggio intercettato dalla Polizia scrive: «Ma volevo dire che ti posso aiutare nella tua impresa: Akhi lo faccio perché è un piacere ed è un dovere. Non avrai solo indicazioni. Ci sono molti fratelli che sono in fila. Comunque tu non abbassare mai la guardia”.

Secondo la polizia, il 16enne era pronto a realizzare un ordigno rudimentale per compiere un attentato nella scuola che frequentava. Nello zaino del minore sono stati trovati diversi documenti manoscritti in lingua araba e una bandiera dell´Isis realizzata a mano dal ragazzo.

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