«Luogo addormentato». È questo il significato del nome Manama, capitale del Regno del Bahrein che domenica sera sarà risvegliata dal rombo dei motori dei bolidi della Formula 1. Trentatré isole bagnate dal Golfo Persico e dal Golfo del Bahrein, un tempo facenti parte di un emirato, dal 2002 rette da una monarchia costituzionale.

Sua Maestà, Hamad bin Isa Al Khalifa, che ha studiato a Cambridge e nel collegio militare di Fort Leavenworth negli States, dopo il suo insediamento al trono ha sancito il pari diritto di uomini e donne a votare e a candidarsi per un parlamento liberamente eletto, ma le condizioni dei diritti umani violati nel piccolo arcipelago del Golfo – con un sovrano sunnita e la maggioranza dei sudditi sciiti – continuano a preoccupare la comunità internazionale.

Il Re ha appreso il primo di aprile una notizia che potrebbe cambiare il futuro del suo Regno: la scoperta del più grande giacimento di petrolio e gas di scisto della storia del Bahrain, con riserve pari a 80 miliardi di barili di oro nero. La fortuna di questo paese, identificato con il leggendario Giardino dell’Eden per la presenza dell’Albero della Vita, un tempo la facevano le perle. Grandi, lucenti e di forma perfetta, con eleganti variazioni di colore dal pesca al ferro. Fu il loro redditizio commercio ad attirare dal Qatar la famiglia degli Al-Khalifa che oggi regna nel Paese.

Se vi capitasse di passeggiare per Adliya, quartiere bohemien di Manama, con le sue vecchie case a schiera trasformate in gallerie d’arte e ristoranti chic, non vi sorprenda la proposta nei caffè di colazioni all’inglese e high tea. La relazione privilegiata con l’Inghilterra risale al XIX secolo. Gli inglesi preoccupati dalle minacce dei pirati alla sicurezza dei loro scambi con l’India, convinsero gli Al-Khalifa ad affidare all’Inghilterra la difesa delle loro coste dalla pirateria. Due secoli dopo, questa settimana, il Regno Unito ha inaugurato in Bahrein la prima base militare permanente in Medio Oriente. Questa volta il nemico della Royal Navy batte però bandiera iraniana.