Ha avuto ampia eco tra i media dell’Arabia Saudita l’incontro di mercoledì scorso del cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso, con il re Salman Bin Abd Al-Aziz. Un appuntamento senza precedenti avvenuto nel Palazzo reale di Al Yamamah, a Riad, che ha rappresentato il culmine del viaggio del porporato a Riad iniziato lunedì 16 aprile e concluso venerdì 20. Allo storico incontro erano presenti, tra gli altri, anche il principe ereditario Muhammad bin Salman, e lo sceicco Muhammad Abdul Karim Al-Issa, segretario generale della Lega musulmana mondiale (Lmm).

Come informano i media vaticani, la notizia di un dialogo tra il re saudita – che ha anche il titolo di custode delle due sacre moschee delle città sante musulmane Medina e La Mecca - e un’autorità cattolica di alto livello è stata rilanciata dall’agenzia di stampa governativa, seguita dai telegiornali delle principali emittenti e dai social network. Anche numerosi quotidiani hanno pubblicato articoli di cronaca corredati di immagini.

Tauran ha portato al sovrano gli «oranti buoni auspici» di Papa Francesco, il quale - ha sottolineato - segue «con grande attenzione» la questione delle «centinaia di migliaia di lavoratori cristiani nel regno» saudita. Dopo aver ringraziato il re per la generosa ospitalità e per aver intrapreso «importanti iniziative che segnano una significativa apertura anche verso altre religioni, specialmente il cristianesimo», nel suo discorso il porporato - informa L’Osservatore Romano - ha ribadito «quanto sia dannosa la strumentalizzazione della religione per fini politici».

Da qui l’invito a continuare «un dialogo sincero al fine di trovare soluzioni adeguate alle sfide» del mondo di oggi, dove è necessario stabilire una solida educazione alla giustizia e alla pace. Quest’ultima, ha detto, «è un tesoro fragile che va protetto»; ma «la pace è inscindibile dalla giustizia: non c’è pace senza giustizia, né giustizia senza perdono». Perciò, ha concluso, «l’educazione delle giovani generazioni alla pace è essenziale».

Tornato la mattina di venerdì 20 a Roma, il cardinale durante il viaggio a Riad dei giorni scorsi ha incontrato anche il ministro degli Affari esteri, Adil al-Jubayr, e il presidente del consiglio consultivo (al-Shura), Abdallah bin Muhammad Āl al-Shaykh Insieme a monsignor Miguel Ángel Ayuso Guixot, segretario del Dicastero, e dal capo-ufficio per l’islam, monsignor Khaled Akasheh, ha anche visitato il Center for the fight against extremism thought. Nell’Ambasciata di Francia il cardinale ha celebrato, giovedì 19 aprile, una messa con la comunità cattolica alla presenza di numerosi rappresentanti diplomatici.

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