Il Primo Ministro indiano Narendra Modi si recherà in vista in Cina dal 27 al 28 aprile, in particolare nella città di Whuan (capoluogo di provincia della provincia di Hubei), per incontrare il Presidente cinese Xi Jinping. L’incontro giunge in un momento di particolare raffreddamento delle relazioni bilaterali tra i due giganti asiatici motivato principalmente dalla crescente competizione tra New Dehli e Pechino per l’affermazione della propria influenza nel quadrante asiatico.

Il nuovo orientamento della Cina verso l’esterno e la crescente presenza di interessi cinesi in Asia meridionale e sudorientale ha portato il governo indiano, nel corso degli ultimi anni, a guardare con crescente sospetto le iniziative di Pechino nella regione, considerate un vettore di espansione dell’influenza del rivale all’interno della regione. In particolare, sia la famosa iniziativa delle Nuove via della Seta sia la sempre maggior presenza cinese nelle acque dell’Oceano Indiano hanno rappresentato i due principali motivi di insofferenza da parte dell’India nei confronti della strategia cinese. La vistosa assenza di Modi al primo Forum Internazionale in materia di Belt and Road, tenutosi a Pechino nel maggio 2017, e gli scontri tra Forze cinesi e indiane sull’altipiano del Doklam, la scorsa estate, hanno messo in luce le attuali difficoltà di relazione tra i due Paesi.

La vista di Modi potrebbe ora rappresentare un tentativo di riavvicinamento con Pechino, in un momento in cui il governo indiano sta diventando sempre più la sponda ideale per Paesi, quali Stati Uniti e Giappone, che puntano a creare una rete di contenimento dell’espansione cinese verso l’estero. New Dehli, infatti, condivide con Washington e Tokyo la preoccupazione di una crescente capacità cinese di proiettare la propria influenza ben al di là della sua tradizionale area di influenza. Non a caso L’india è potenzialmente uno degli attori fondamentali per la concretizzazione della nuova politica definita Open Indo-Pacific strategy, formulata dal Giappone e condivisa dagli Stati Uniti finalizzata a riconcepire l’Oceano Pacifico e l’Oceano Indiano come un unico arco politico e di sicurezza. Tuttavia, la delicatezza del rapporto con la Cina potrebbe spingere il leader indiano a cercare di ritrovare dei punti di incontro con il governo di Pechino, attraverso i quali bilanciare la vicinanza politica e strategica con gli altri alleati nel Pacifico.

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