È cessato l’incarico di Víctor Manuel Fernández come rettore dell’Università Cattolica argentina. Ruolo conferitogli dall’allora arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio, che, una volta eletto Pontefice, ha deciso anche di elevarlo alla dignità di arcivescovo. Fernández ha svolto il ruolo di rettore dell’Uca per due mandati, motivo che ha reso impossibile una sua rielezione per un terzo. Per lui ora si attende un nuovo «destino pastorale».

Ad informare del cambio è stata la stessa università, spiegando che si è concluso il periodo di gestione concordato con il gran cancelliere dell’Ateneo, il cardinale e arcivescovo di Buenos Aires Mario Aurelio Poli. Ieri 23 aprile è stata resa nota la nomina del dottor Miguel Ángel Schiavone, dopo la conferma dalla Santa Sede. La decisione, come è ovvio, ha avuto l’approvazione del Papa.

L’avvicendamento si concretizzerà domani mercoledì 25 aprile, quando il nuovo rettore assumerà tutte le funzioni. Seguirà una cerimonia pubblica, durante la quale si presenterà formalmente nel nuovo incarico e pronuncerà il giuramento: tutto questo è previsto per il 9 maggio nel pomeriggio, nell’auditorium San Agustín del Campus dell’istituto, nella esclusiva zona di Puerto Madero.

Oggi, il rettore uscente Fernández, arcivescovo titolare di Tiburnia, si è congedato dalla comunità universitaria con una messa nella chiesa del Sagrado Corazón de Jesús situata nell’Edificio Santa María del medesimo campus.

Con l’elezione di Jorge Mario Bergoglio, Víctor Manuel Fernández - “Tucho” come viene chiamato confidenzialmente – è diventato famoso come «teologo del Papa» e, secondo numerosi osservatori, è lui l’uomo dietro a testi fondamentali per il magistero di Francesco, come la esortazione Amoris laetitia e la Evangelii gaudium, la prima esortazione apostolica considerata la road map del pontificato bergogliano.

In Argentina il nome di Fernández circolava come candidato alla guida di diverse arcidiocesi del paese. Ad esempio quella di Tucumán, il cui precedente titolare, Alfredo Zecca, ha rinunciato in maniera repentina nel maggio del 2017 e in strane circostanze, giustificando la sua partenza per motivi di malattia (mai però comprovati).

Recentemente il nome di Fernández era stato associato anche alla arcidiocesi de La Plata, come possibile successore del vescovo Héctor Aguer, che il prossimo 24 maggio compierà 75 anni e presenterà la sua rinuncia per età prevista dal Codice di Diritto canonico. Aguer, peraltro, non gode di buone condizioni di salute, negli ultimi anni ha subito diverse cadute ed anche la rottura del bacino. Situazioni che ne hanno notevolmente diminuito la presenza nell’arcidiocesi, oggetto di accese discussioni interne. Si pensava infatti per l’arcidiocesi alla nomina di un vescovo coadiutore. Lo stesso Aguer ha confidato alla sua cerchia più ristretta che Francesco gli avrebbe detto che lo avrebbe mantenuto in carica fino a settembre.

Tornando alla Università Cattolica argentina, l’istituto ha diffuso un comunicato in cui ringrazia Víctor Fernández per i suoi «otto anni di servizio», che doveva iniziare il 15 dicembre 2009 ma che è rimasto congelato per 17 mesi fino all’effettivo giuramento corrispondente, il 20 maggio 2011. Questo per la mancanza di un placet definitivo da parte della Congregazione per l’Educazione cattolica.

L’Ateneo riconosce che sotto la sua guida si è potuta completare la costruzione dei quattro Campus della Uca (Buenos Aires, Mendoza, Paraná e Rosario) inclusa la chiesa principale dell’università. È stato anche creato il vicerettorato di Investigazione e innovazione accademica; la facoltà di Scienze sociali, la sede del Collegio “Santo Tomás de Aquino” e il collegio “Papa Francisco” a Mendoza. In questi otto anni, è stato aperto anche il Coordinamento dell’impegno sociale che offre vari programmi sociali ed educativi nelle città di Buenos Aires, l’Università ha guadagnato una crescente presenza pubblica, sono state ampliate le attività dell’Osservatorio del debito sociale e facilitati gli spazi per il dialogo sui problemi della società.

Nel comunicato viene sottolineato inoltre che Fernández «collaborerà con il nuovo rettore in compiti di consulenza in attesa del suo prossimo destino pastorale».

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