«Abbiamo 19 navi in costruzione, ma guardiamo al futuro per continuare a crescere. Il mercato americano va molto bene, ma anche le altre aree in cui operiamo, Europa, Australia, Cina, hanno grandi potenzialità». Guarda avanti Micky Arison, il tycoon delle crociere, numero uno del gruppo crocieristico americano Carnival.

«Per le compagnie mass-market come Carnival Cruise Line, Costa Crociere, Aida e Princess Cruises, le economie di scala rendono convenienti navi molto grandi, mentre per il segmento luxury, dove operano i nostri brand Seabourn e Cunard, hanno ancora senso navi più piccole» ha spiegato l’armatore americano in occasione della recente cerimonia di consegna della Seabourn Ovation, la nave di lusso costruita dallo stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente per Seabourn Cruise Line, brand appunto di Carnival Corp. La Cina? «La crescita non è stata così veloce come si era pensato inizialmente, ma le prospettive sono buone. Noi ci crediamo: Costa è uno dei principali player in quell’area, e ha ordinato a Fincantieri 2 navi dedicate proprio alla clientela asiatica».

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