Un palazzo di 24 piani nel centro di San Paolo, in Brasile, occupato da famiglie senza casa, ha preso fuoco nelle prime ore di martedì 1 maggio - probabilmente a causa dell’esplosione di una bombola di gas - ed è crollato. Nella zona, adiacente alla cattedrale della città, sono presenti numerosi immobili abbandonati e occupati da famiglie prevalentemente di immigrati interni del nord est del Brasile. Fino ad ora il bilancio è di un decesso, ma potrebbero essere molte di più le vittime, in quanto è incerto il numero delle persone presenti nell’edificio al momento dell’incendio.

Nel palazzo abitavano anche quindici bambini della “Scuola della Pace” di Sant’Egidio a San Paolo. I piccoli sono sani e salvi, conferma la Comunità. La “Scuola” accoglie bambini provenienti tutti da tre palazzi occupati. I giovani di Sant’Egidio sono andati a visitare il luogo del disastro già nella prima mattina, ed hanno passato tutta la giornata sul posto, per aiutare i bambini e le loro famiglie.

Le famiglie, che hanno perso tutto nell’incendio, attualmente sono in locali di fortuna offerti dalla Prefettura di San Paolo, ma alcuni di loro hanno scelto di stare nella piazza davanti alla loro casa distrutta. I bambini della “Scuola della Pace” sono stati accolti a casa di familiari ed amici, e la Comunità - fa sapere - continuerà ad aiutarli nei prossimi giorni.

In una nota diffusa nelle scorse ore, l’arcidiocesi di San Paolo, guidata dal cardinale Odilo Sherer, manifesta la sua «solidarietà e prossimità» alle persone e alle famiglie coinvolte nell’incendio. «La Chiesa - si legge - ha seguito lo svolgersi della tragedia attraverso il vicario episcopale per la gente di strada, padre Julio Lancellotti, e il vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi, monsignor Carlos Garcia Lema».

Inoltre, «accompagna la ricerca di una soluzione di emergenza per le persone colpite. Attraverso la Caritas diocesana sarà promossa una campagna per le donazioni a favore di chi ha perso tutto nelle fiamme». Le donazioni vengono attualmente raccolte presso la Croce Rossa.

L’Arcidiocesi di San Paolo esprime infine solidarietà alla comunità luterana, che ha visto il proprio tempio distrutto dal fuoco, e ha messo a disposizione alcune parrocchie per la celebrazione del culto, mentre la chiesa viene ricostruita.

Per informazioni: www.santegidio.org

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