Due ciclisti e un cardinale. Dall’incontro tra Silvio Falabella e Ernesto Zucchi, rigorosamente tifosi uno di Fausto Coppi e l’altro di Gino Bartali, con il vescovo emerito di Novara, il cardinale Renato Corti, nasce «equilibrio dinamico», ovvero la preghiera del ciclista. Una lode al Signore che può essere propria di ebrei, cristiani e musulmani dal momento che si rivolge all’Onnipotente, al Dio unico di tutte le fedi e viene proposta proprio alla vigilia della partenza del Giro d’Italia che parte da Gerusalemme, la città sacra alle religione monoteiste.

«L’idea di una invocazione al Signore che richiami la spiritualità del ciclista, in cui la bicicletta, mezzo utilizzato dall’uomo per andare avanti e restare in equilibrio e per questo metafora della vita, è nata nel corso di una conversazione con monsignor Corti - racconta Ernesto Zucchi -. Con Silvio abbiamo scritto dei pensieri e il cardinale, con la sensibilità e delicatezza che lo contraddistingue, ha messo le nostre parole sotto forma di poesia, di preghiera». Parole semplici in cui si ringrazia il Signore per «avere il privilegio di percorrere lunghe strade in bicicletta perché è un’esperienza che riempie il cuore di gioia», o si chiede «che le giornate siano un sereno cammino verso uno stile di vita ricco di umanità e di fede».

Sarà stato un caso. «Solo dopo ci siamo accorti che quelle espressioni erano adatte a tutte le religioni se - aggiunge Falabella - c’è il richiamo al fatto che la bicicletta vuol dire equilibrio che si mantiene solo se viene sapientemente riconquistato». A ispirare i due appassionati ciclisti, figurano tra gli organizzatori del Giro della Castellania sul lago d’Orta, è stata una immagine storica di Albert Einstein su una bici e la sua passione per le due ruote. Che anche lui interpretava come metafora del vivere quotidiano.«E’ un concetto che seppur involontariamente abbiamo raccolto anche noi - prosegue Zucchi - ci siamo accorti che non solo Einstein, ma anche altre figure quali Margherita Hack che eleva la bicicletta da mezzo di locomozione a mezzo di educazione, ma anche Madeleine Delbrel dedica uno scritto alla spiritualità della bici». Così, dal pensiero di uomini e donne diverse il passo verso la «preghiera del ciclista» è stato breve. Come un colpo di pedale.

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Commenta il cardinale Corti: «L’esperienza ciclistica mette in evidenza che tutta la vita dell’uomo può essere letta e affrontata assumendo l’equilibrio dinamico come una regola fondamentale. Per ognuno di noi è la vita stessa a chiederci di cercare quotidianamente un equilibrio tra esigenze diverse e talora contrastanti, tenendo conto che il dinamismo è richiesto dal fatto che ogni giorno comprende una sua novità che attende da noi una risposta». Risposta che ogni credente trova nell’invocazione «Signore fa’ che io coltivi/ quel modo di parlare e di agire/ pieno di saggezza che aiuti/ a condurre la mia esistenza/ con giusto equilibrio dinamico».

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