Un lettore scrive:

«Leggo su “La Stampa” l’articolo di Gian Enrico Rusconi titolato “La lotta solitaria del Pontefice contro l’idra dei populismi” e mi sento sollecitato dalle sue battute finali, che stigmatizzano gli uomini di chiesa come responsabili di quell’isolamento. E’ un dato di fatto che il Magistero di papa Francesco non gode di unanime consenso tra il clero, e che da parte di alcuni ambienti viene messa in atto una resistenza agguerrita e battagliera; la cosa non sorprende chi conosce le molte “anime” presenti nella Chiesa e le motivazioni che le orientano. Tutto questo mi fa riflettere. Credo però che si possa registrare la crescita del consenso per papa Francesco tra coloro che lo ascoltano e si mettono umilmente alla sua scuola, senza peraltro cedere alla tentazione del culto della personalità, che lui per primo non vuole e non cerca. Sono prete da quarant’anni, dal famoso 1978, ho visto i diversi “Pietro” che il Signore ha inviato alla sua Chiesa e ringrazio per ognuno di loro e per il grande dono che è Papa Francesco oggi per la Chiesa e per il mondo.».

Don Sergio Baravalle

Una lettrice scrive:

«Recentemente ho dovuto accedere al servizio di emergenza territoriale, in particolare al 118. Sono rimasta stupita nell’apprendere che il medico del soccorso avanzato non era uno specialista in rianimazione, ma un medico laureato non specializzato. Rimango ancora più sconcertata nello scoprire che il 118 seleziona medici di base e medici non specializzati prima degli specialisti in rianimazione. Quale soccorso avanzato vogliamo per il nostro territorio?».

Maria E.

Un lettore scrive:

«Stamattina facendo una passeggiata in corso Traiano, ho notato l’ultima trovata geniale del nostro assessore alla Viabilità: un bel marciapiede piazzato praticamente in mezzo al tratto stradale corso, fatto probabilmente per agevolare la fermata del bus, ma piazzato in modo da ridurre di una corsia abbondante la carreggiata che a fatica permetterà il passaggio di due veicoli affiancati. Mi domando: ma i geni preposti a queste attività si rendono conto dell’intralcio che questo tipo di ostacoli genera? Con conseguenti code, imbottigliamenti del traffico, conseguente maggior inquinamento, eccetera eccetera? Già quel tratto di strada è reso impervio dalla abituale arroganza di quanti parcheggiano in doppia fila per andare al bar, mi domando cosa succederà da qui in avanti aggiungendo questo ulteriore imbuto.

«Suggerirei a questo punto di mettere un bel passaggio a livello, magari un ponte levatoio e due coccodrilli...

«Almeno il servizio è completo!».

AP

Un lettore scrive:

«Stasera, dopo la partita, uno zapping casuale mi ha portato per qualche istante sulla trasmissione: “Grande fratello”… Mi sono bastati due minuti per capire che non fa per me questa trasmissione, faccio fatica a capire a chi possa interessare. Ma i due minuti sono anche bastati per sentire sia la prevalenza assoluta di un romanesco strascicato, addirittura fastidioso nel suo fagocitare ogni altra parlata, peggio ancora l’assoluto disprezzo per la lingua italiana, per i congiuntivi, e per ogni forma grammaticale corretta…

«Ma chi scrive i loro testi non potrebbe curare anche questi aspetti?».

Mauri

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