È morto nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2018 il cardinale colombiano Darío Castrillón Hoyos, prefetto emerito della Congregazione per il Clero, già presidente della Pontificia Commissione “Ecclesia Deiˮ che si occupa dei fedeli tradizionalisti. In un telegramma di cordoglio, inviato al decano del Collegio cardinalizio, il cardinale Angelo Sodano, Papa Francesco lo definisce un «benemerito servitore del Vangelo» e ricorda «con animo grato il suo generoso servizio alla Chiesa, specialmente la preziosa collaborazione da lui prestata alla Santa Sede».

Nato il 4 luglio 1929 a Medellín, con Castrillón scompare uno dei protagonisti della storia recente della Chiesa latinoamericana, in particolare negli anni del pontificato di Giovanni Paolo II.

 

Dopo aver seguito i corsi nei Seminari di Antioquia (Medellín) e di Santa Rosa de Osos, Castrillón si era trasferito a Roma per frequentare la Pontificia Università Gregoriana, dove aveva conseguito la laurea in diritto canonico. Nello stesso periodo si era specializzato in sociologia religiosa, in economia politica e in etica economica. Era stato ordinato sacerdote a Roma, il 26 ottobre 1952, nella Basilica dei santi Apostoli, per la diocesi di Santa Rosa de Osos.

 

Terminati gli studi, aveva fatto ritorno alla sua diocesi di origine dove era stato nominato vicario parrocchiale in due parrocchie di campagna. Quindi era divenuto Direttore dei «Cursillos de Cristianidad», dell'«Acción Cultural Popular», officiale presso la Curia diocesana e delegato per l'Azione Cattolica. Nel quadro della pastorale per l'alfabetizzazione e la formazione integrale dei contadini, aveva rivestito il ruolo di coordinatore dei sacerdoti incaricati delle scuole radiofoniche. Nominato nel 1966 Segretario Generale dell'Episcopato Colombiano, aveva anche assunto la cattedra di diritto canonico presso l’«Università Civile Libera».

 

Il 2 giugno 1971 Paolo VI lo eleggeva vescovo titolare di Villa del re, nominandolo allo stesso tempo coadiutore del vescovo di Pereira, al quale Castrillón era succeduto il 1° luglio 1976. Castrillón aveva partecipato, in qualità di delegato della Conferenza Episcopale Colombiana, alle Conferenze Generali del Celam di Medellín (1968, con la partecipazione di Paolo VI) e di Puebla (1979, con la partecipazione di Giovanni Paolo II).

 

Dal 1983 al 1987 è stato Segretario Generale del Celam. Dal 1987 al 1991 è stato presidente dello stesso Consiglio. Ha poi preso parte alla IV Conferenza Generale del Celam a Santo Domingo, nell’ottobre del 1992. Il 16 dicembre 1992 veniva stato promosso arcivescovo di Bucaramanga.

 

Il 15 giugno 1996 Giovanni Paolo II lo nominava pro-prefetto della Congregazione per il clero. In questa veste si è occupato in prima persona dell'organizzazione del Giubileo sacerdotale di Giovanni Paolo II. È stato presidente delegato all’Assemblea Speciale per l'America del Sinodo dei Vescovi (16 novembre - 12 dicembre 1997). Creato cardinale, il 23 febbraio 1998 è stato nominato Prefetto della Congregazione per il clero, incarico che ha mantenuto fino al 31 ottobre 2006. Dal 13 aprile 2000 all'8 luglio 2009 è stato anche presidente della Pontificia Commissione “Ecclesia Deiˮ. Ha aperto la via nel 2000 ai colloqui tra la Santa Sede e il superiore della Fraternità San Pio X, il vescovo Bernard Fellay.

 

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