Gli ultimi combattenti dell’Isis che resistevano nell’ex campo palestinese di Yarmouk, si sono arresi e sono stati trasferiti nell’Est della Siria assieme ad alcune centinaia di civili. E’ finita così, questo pomeriggio, la battaglia nelle periferia Sud di Damasco. Con la resa degli islamisti a Yarmouk e nel quartiere adiacente di Hajar al-Asuad, l’intera area urbana della capitale siriana - che prima della guerra contava 4,5 milioni abitanti - è nelle mani dei governativi. Non accadeva dalla fine del 2011, quando i primi quartieri, a cominciare da Jobar e alcune cittadine della Ghouta era state conquistate dai ribelli.

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Palestinesi divisi

La battaglia nel campo di Yarmouk è stata la più dura, perché i jihadisti dell’Isis hanno resistito fino allo stremo. Il quartiere contava 200 mila abitanti prima della guerra ed è ora quasi del tutto raso al suolo. Durante l’insurrezione contro il governo di Bashar al-Assad una parte dei palestinesi, soprattutto quelli che facevano riferimento ad Hamas, si sono uniti ai ribelli. Ma la maggioranza ha finito per schierarsi con il regime e ha in seguito costituito tre brigate di truppe ausiliarie dell’esercito. La Liwa al-Quds è stata particolarmente impegnata nella riconquista di Yarmouk, accanto a due divisioni regolari.

Quel che resta della Siria

Per Assad è un’altra vittoria decisiva. L’esercito ha anche completato la riconquista dell’enclave ribelle fra le province di Homs e Hama, dove resistevano 15 mila combattenti jihadisti e no. Ora le sue truppe controllano il 65 per cento del territorio siriano e l’80 per cento dei abitanti rimasti, stimati fra i 18 e i 20 milioni. Nel 2011 la popolazione era stimata in 23,5 milioni, almeno 400 mila sono stati uccisi nei combattimenti e nei raid, altri 5 milioni hanno lasciato il Paese.

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La foto simbolo

Nel corso del 2013 e del 2014 le opposte fazioni palestinesi hanno combattuto per il controllo del campo, finché hanno prevalso i gruppi ribelli jihadisti, Al-Nusra, poi l’Isis, che hanno pian piano allargato la loro influenza a tutto il campo e ai quartieri adiacenti. Il regime ha imposto un assedio totale a partire dal 2013. E’ diventata un simbolo della tragedia della guerra la foto di decine di migliaia di persone in fila per il pane, durante una delle rare distribuzioni di cibo da parte dell’Onu e delle organizzazioni per gli aiuti umanitari.

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